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AGOSTINO BONANOTTE

(Capracotta, 5 agosto 1812 - 25 febbraio 1889)

Arciprete di Capracotta

Provoca anzitutto stupore che alcuni autorevoli preti del clero capracottese ebbero il coraggio di resistere alle pressioni dell'arciprete Agostino Bonanotte e di disattendere le direttive del proprio Vescovo triventino; inoltre la rete di amicizie e gli intrecci di parentela fra le famiglie notabili del luogo fecero sentire il peso, non trascurabile, della loro influenza.

  • A. Battista, Capracotta e l'Unità d'Italia, One Group, L'Aquila 2011, p. 14.

Agostino Bonanotte, si formò e prese gli ordini sacri al celebre seminario di Trivento, raggiungendo, in tutti i campi, una preparazione di eccellenza. Sin dal principio della sua carriera relisiosa dimostrò un'approfondita conoscenza della filosofia, della teologia e, in particolar modo, della lingua e della letteratura latina. Dei suoi 77 anni di vita, cinquanta furono dedicati alla chiesa; infatti, già giovanissimo ricoprì la carica di arciprete. Il primo incarico gli fu conferito nel giugno del 1840, come arciprete della chiesa di Santa Maria di Loreto di Montenero Val Cocchiara, dove vi rimase fino all'ottobre del 1847. Durante questa arcipretura mantenne un legame carnale con il suo luogo natio, firmandosi come Agostino Bonanotte di Capracotta. Si identificò in Capracotta, tanto da crearne un'appendice del suo nome, come elemento di orgoglio e di spicco. Il suo ultimo giorno a Montenero fu così trascritto nei registri parrocchiali da Pietro Mannarelli, suo successore: «Oggi 10 ottobre l'Arciprete D. Agostino Bonanotte ha preso possesso dell'Arcipretura di Capracotta sua patria, dove è passato da questa di Montenero». Nel 1847 Agostino tornò nella sua amata Terra, ma questa volta nella veste di Arciprete della chiesa dell'Assunta, prendendo il posto di Don Leopoldo Conti. Quella di Bonanotte fu la più lunga arcipretura di Capracotta, che durò ben quarantasette anni, fino al 25 febbraio del 1889, giorno della sua morte. Dal dicembre del 1872 al settembre del 1876 partì alla volta degli Stati Uniti. In questi anni fu sostituito dal fratello maggiore, anche lui prete a Capracotta, Giuseppe. Don Peppino, come veniva chiamato dalla famiglia e dalla comunità, era una persona sensibile e di gran cuore, e seppe adeguatamente prendere le redini della comunità religiosa fino al ritorno del fratello. Perché l'arciprete Bonanotte abbandonò per quattro anni Capracotta? In merito le fonti non lasciano una chiara tracciabilità, per tale ragione si possono solo ricostruire delle ipotesi, ripercorrendo il momento storico e l'indole di Agostino. Dal 1872 al 1876 l'Italia, ma in particolare la Chiesa, visse un momento di grande peso economico, oltreché di sconfitta sociale e politica. Il Mezzogiorno si trovò allo sfacelo e il mondo ecclesiastico dovette fare i conti da una parte con la confisca dei beni e dall'altra con l'introduzione di nuove e pesanti tassazioni. Agostino fu in preda a uno sconforto idealistico, sociale e, soprattutto, economico. Si vide svanire in pochi anni tutti i suoi sacrifici morali e religiosi. Fu attaccato su più fronti, compreso nella sua ricchezza patrimoniale che gli venne confiscata con i beni della Chiesa. Con ogni probabilità la sua reazione fu quella di migrare per poi rientrare nell'ottobre del 1876, quando il governo della Destra Storica iniziava a vacillare facendo così intravedere degli spiragli di rinnovamento con una nuova elezione, che si sarebbe poi tenuta nel mese di novembre. In tale contesto politico-sociale l'arciprete Bonanotte rientrò in Italia, a Capracotta, per dare un proprio contributo elettivo e per tornare a condurre con la stessa passione e dedizione la sua benamata parrocchia. Una storia questa coinvolgente, appassionante, ma soprattutto reale. La microstoria naviga in parallelo con la macrostoria, facendo emergere una società al passo con i grandi eventi storici, cosciente e attiva. Capracotta entra nella ribalta nazionale determinando e scrivendo il suo pezzo di storia, non assolutamente secondaria ai grandi spaccati storici.

  • A. Caruso, L'arciprete Agostino Bonanotte di Capracotta: dalla microstoria alla storia, Artificio, Ascoli Piceno 2016, pp. 20-21.

Scritti di Agostino Bonanotte:

  • A. Bonanotte, Memoria dell'arciprete curato di Capracotta diocesi di Trivento, Capracotta, s.d.

  • A. Bonanotte, Risposte ai quesiti proposti da Sua Eminenza Reverendissima pro-datario Cardinale Spinola, Sangiacomo, Napoli 1853.

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