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MASSO CADUCO DI FRANCESCO BORBONE

Escursione a Monte Campo

Capracotta, 14 settembre 2024, Monte Campo

​Nel settembre del 1824, Francesco I° di Borbone - colui che quattro mesi dopo salirà al trono del Regno delle Due Sicilie - visitò la tenuta di caccia di Montedimezzo per trascorrervi alcuni giorni. Tra il 13 e il 16 settembre Francesco decise di recarsi sulla vetta di Monte Campo, in territorio di Capracotta, per ammirare le province del suo Regno. Fu così che tantissimi operai capracottesi e vastesi, in men che non si dica, furono impiegati per approntare una strada che, dal paese dei Petra, giungesse fin sulla vetta dell'Alto Molise, a 1.746 metri.

Sabato 14 settembre 2024, aiutati dalle cronache originali di Bernardo Falconi, ricorderemo la visita del principe ereditario con un'escursione che, dal centro del paese, ripercorrerà l'identico percorso compiuto due secoli prima e che ci porterà sulla sommità di Monte Campo, dove avremmo dovuto apporre una targa a ricordo della visita reale.

Purtroppo, il Comune di Capracotta ci ha negato l'autorizzazione al fissaggio della targa in alluminio, in quanto potrebbe «alterare l'ambiente naturale e paesaggistico», il che fa abbastanza ridere se paragonato ai contemporanei lavori in corso per la realizzazione del bacino idrico e della pista da skiroll. L'amministrazione comunale, per rafforzare il suo diniego, ha richiamato l'art. 142, comma l, lettera d) del Codice dei beni culturali e del paesaggio (D. Lgs. 42/2004), il quale stabilisce soltanto che: «sono comunque di interesse paesaggistico e sono sottoposti alle disposizioni di questo Titolo le montagne per la parte eccedente [...] 1.200 metri sul livello del mare per la catena appenninica», non menzionando però che quello stesso Titolo afferma in apertura ed a chiare lettere che «la valorizzazione del paesaggio concorre a promuovere lo sviluppo della cultura. A tale fine le amministrazioni pubbliche promuovono e sostengono, per quanto di rispettiva competenza, apposite attività di conoscenza, informazione e formazione, riqualificazione e fruizione del paesaggio nonché, ove possibile, la realizzazione di nuovi valori paesaggistici coerenti ed integrati» (art. 131, comma V).

Tralasciando la questione politica - che mi aspettavo puntuale, capziosa e legittima - dirò che l'obiettivo dell'escursione non è certo quello di commemorare la visita d'un principe monarca, quanto un evento ad essa conseguente. Alcuni decenni dopo l'Unità d'Italia, infatti, i cittadini di Capracotta avevano scaraventato a valle il «masso caduco» su cui Francesco di Borbone aveva poggiato il piede per ammirare il magnifico panorama. La ricorrenza del bicentenario sarà così l'occasione per riaffermare gli ideali repubblicani di libertà dei popoli montanari.

Appuntamento, quindi, a Capracotta per sabato 14 settembre 2024 alle 8:30 di fronte alla Chiesa di Sant'Antonio. Per quanto riguarda la targa, invece, la posizioneremo più in là, con la "benedizione" di una nuova giunta comunale, sperando che sia più attenta ai valori ed alla storia di Capracotta e meno arroccata, anch'essa, su un "masso caduco". In ogni caso, il testo che ho pensato per la targa, realizzato in versi senari, è il seguente:

 

DA CODEST'ALTEZZA

I CAPRACOTTESI

IN SFREGIO SOVRANO

ALLA MONARCHIA

PRECIPITARONO

IL MASSO CADUCO

SU CUI IL BORBONE

MIRAVA LO REGNO

 

XVI . IX . MMXXIV

Bicentenario della visita del Principe

Francesco I di Borbone a Capracotta.

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