VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
GENTE BUONA
di Eugenio Cirese (1884-1955)
Gli scolari, seduti sull'erba sbocconcellavano la colazione e scrivevano con le matite sul diario. Le donne, in circolo, si scambiavano porzioni di cibo. Il maestro aveva acceso un sigaro e guardava col binocolo.
– Guarda – disse a Luigino che gli sedeva a lato, porgendogli il binocolo – che cosa vedi lì, a nord, pel fianco di quel monte?
– Un paese molto lungo.
– È Poggio Sannita – precisò il maestro. – E più su?
– Sulla cima del monte vedo alcune case.
– Come corri! – disse ridendo il maestro. – Ma giacché ci sei arrivato sappi che lì su trovasi Capracotta, il paese più in alto del Molise, perché situato a circa 1300 metri sul livello del mare.
– Brrr! Che freddo! – disse una bimba.
– Ma che aria pura! Capracotta, è una stazione climatica molto frequentata dai forestieri durante l'estate.
– Come ci si arriva?
– Si scende alla stazione di Carovilli sulla linea ferroviaria Carpinone-Sulmona. Da Carovilli una comoda strada carrozzabile conduce a Capracotta. Carmela, prendi il binocolo e guarda più in giù, a sinistra... così. Che cosa vedi?
– Un altro paese molto grande.
– Agnone.
Mentre gli alunni si contendevano il binocolo, il maestro riordinò alcune carte. Mentre gli alunni si contendevano il binocolo, il maestro riordinò alcune carte. Saziata la curiosità fece sedere tutti e disse:
– Agnone è uno dei centri più importanti della nostra provincia; è stata ed è madre d'ingegni eletti e ha dato in ogni tempo eroi e martiri alla causa della indipendenza italiana. La bella cittadina va ricordata specialmente per le sue antiche industrie del bronzo, del rame, del ferro e dell'oro. Ad Agnone si fondono campane, si fabbricano utensili e attrezzi di rame e di ferro, si fanno monili d'oro molto apprezzati. Rimasta quasi staccata dai maggiori centri della provincia, perché lontana dalla ferrovia, ha visto intristire le cento botteghe, illanguidire il suo commercio; ma, per la volontà e la tenacia dei suoi figli, Agnone ha oggi la sua ferrovia, e vedrà presto le sue industrie tornate all'antico splendore.
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E. Cirese, Gente buona. Libro sussidiario per le scuole del Molise, Carabba, Lanciano 1925, pp. 32-35.