VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
I MONTI AZZURRI
di Massimiliano Ossini (1978)
In Molise c'è un piccolo borgo che conta meno di mille persone a cui amo tornare, di tanto in tanto, per immergermi nella sua atmosfera unica. Capracotta, parte della Comunità Montana Alto Molise, è il più alto comune della regione e tra i più alti dell'Appennino. Adagiato tra le cime, a 1.421 metri, comprende nel suo territorio la vetta di Monte Campo (1.746 metri) e una stazione sciistica che permette di sfrecciare sulle piste che si articolano in questo tratto di Appennino meridionale.
Ma anche questa volta non sono venuto qui solo per sciare. I motivi per indugiare e camminare lentamente nelle vie del borgo sono infiniti e vanno dal clima alla storia, dalla geografia alla flora. Capracotta è infatti chiamato anche il "paese delle bufere", in quanto soggetto a frequenti tormente di neve che lo avvolgono in un candido manto spesso alto sino a un metro.
E una bufera di marzo ha travolto il paese proprio ieri, prima del mio arrivo. Mentre percorro la strada principale della cittadina guardo con ammirazione gli abitanti aprire varchi e ripulire le vie e i cortili antistanti le case. Conosco la loro forza e l'armoniosa simbiosi che vivono con la natura che, a queste altitudini, sa essere severa quanto dolce. Tra qualche settimana la primavera arriverà anche quassù e mostrerà il suo volto variopinto nel Giardino della Flora appenninica, appena fuori il paese, un orto botanico che raccoglie le specie floreali più rare e meravigliose dell'Appennino centro-meridionale.
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M. Ossini, I monti azzurri. In cammino sugli Appennini, Rizzoli, Milano 2022, pp. 133-135.