VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
GARE DI SCI A CAPRACOTTA
Istituto Nazionae Luce (1929)
"Gare di sci a Capracotta"
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
IL RATTO DI BECKENBAUER
Flop TV (2009)
"La villa di lato"
di Maccio Capatonda (1978)
VIRGILIO JUAN
CASTIGLIONE
Le arie popolari musicate da artisti capracottesi
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
ALFONSO
FALCONI
NUNZIO
BACCARI
(1666-1738)
NON È PER CATTIVERIA
di Antonio Pascale (1966)
Il nostro ingegnere è uno di quelli che dice sempre «eccetera, eccetera». Sono così tante le cose belle che non può elencarle tutte. E siccome è convinto che nessuno lo sa, nemmeno i propri concittadini, si è fatto fare delle cartoline pubblicitarie double-face. Un piccolo capolavoro narrativo. Sul davanti c'era l'immagine di un pascolo con su scritto: "Pascoli scozzesi? No!". La giravi e c'era la stessa foto con la risposta giusta: "Pascoli molisani". Effettivamente alcuni pascoli molisani sono uno spettacolo. La leggera ondulazione delle colline già placa lo sguardo, quando poi la terra è seminata a grano o a segale, oppure a prato misto, medica più loietto, quando le mandrie di cavalli selvaggi galoppano con ritmo e ardore, quando bellissime mucche brune alpine e frisone bastarde, con la pelle luccicante, in buona salute per via dell'aria fresca e della ginnastica fra le rocce, con delle mammelle piene di latte, quando queste vacche, dicevo, vi passano ac-canto alla macchina, indifferenti a tutto, pure alla storia, dimentiche di tutto, anche di loro stesse, un cinico come me diventa sentimentale. Oppure, altra cartolina double-face dell'imprenditore: piste da sci con la scritta "Courmayeur? No!". La giravi e c'era scritto: "Capracotta". Ma non basta; oltre al fatto che il Molise è bello, c'è da aggiungere il fatto non secondario che qui si vive benissimo.
– Qua c'è ancora il senso della comunità. Gli anziani sono accuditi e rispettati, mica come a Roma – e mi guardava storto – che se muore un vecchio in un appartamento lo ritrovano dopo un mese.
I vecchi e i giovani, quindi. I giovani che bevono e non hanno sogni e i vecchi che, sì, invecchiano bene, ma rinnovano anno dopo anno questa aria malinconica.
-
A. Pascale, Non è per cattiveria. Confessioni di un viaggiatore pigro, Laterza, Bari 2006, pp. 47-48.