Gravida di speranza e di minaccia
urge fatale l'ora:
di Roma alla Fedel volgi la prora,
porgi a Trento le braccia;
ascolta il grido dell'opposta sponda;
scendi, con core invitto,
fiera di te, nel tragico conflitto:
placa di Lissa l'onda.
Non vedi che su te il periglio incombe
e i fati incerti stanno?
O tu, balda, darai fiato alle trombe,
o ne avrai scorno e danno.
Il coro incitatore: «Adesso o mai!»
dall'Alpi al mar non senti?
Impugna il brando, e avanti, Italia! Guai
ai pigri ed agli assenti!
Oreste Conti
Fonte: O. Conti, Adesso o mai!, in E. Cirese, Samnium pro Patria, Colitti, Campobasso 1915.