Ad iniziativa del R. Commissario della Sezione Fascista, avv. Eugenio Iannone, l'anniversario della Vittoria fu festeggiato con solennità.
Vicino all'artistica lapide di bronzo sulla quale sono incisi i nomi dei nostri gloriosi caduti, fu eretto l'altare per la celebrazione di una Messa di requiem all'aperto.
Alle ore 10:30, terminato il suono delle campane, sul posto della commovente cerimonia erano già riuniti la Sezione Fascista e la Milizia, le autorità civili e militari, gl'insegnanti e le suore dell'asilo infantile con le scolaresche e vessilli, le società Operaie con i labari.
Accanto alla lapide erano i genitori, le vedove e gli orfani dei morti in guerra.
Erano presenti anche le Autorità, fra cui l'avv. Ottorino Iannone, comandante la 1a Coorte, insegnanti ed alunni, venuti da S. Pietro Avellana.
La messa fu celebrata dal Tenente Cappellano, rev. D. Nicola Sammartino, di Agnone, decorato di guerra, il quale pronunziò uno splendido discorso, rievocando episodi di guerra e tratteggiando la grande figura del Duce Mussolini come persona designata dal Cielo per salvare la Patria dai pericolosi nemici interni, e per renderla degna dei suoi alti e intangibili destini.
Prese poi la parola il R. Commissario, che salutò e ringraziò gl'intervenuti, accennando alla prossima inaugurazione del Parco della rimembranza, ed in ultimo il Segretario Politico dottor Filiberto Castiglione ricordò i nomi dei settantaquattro morti.
La bella cerimonia si chiuse con canti patriottici, e con interminabile corteo, il quale preceduto dalla musica percorse le principali vie del paese.
Guglielmo Labanca
Fonte: G. Labanca, Echi molisani, in «Eco del Sannio», XXXII:11, Agnone, 8 dicembre 1925.