Antonio Di Campli è un abruzzese di Lanciano duro e puro, e dunque quando si cimenta nella sua arte fa valere queste due caratteristiche.
In quel di Capracotta, minuscolo paese dell'Iserniese, paesaggi da fiaba sono punteggiati da enormi massi di roccia che rotolando hanno trovato il posto giusto per mettersi in posa di fronte allo sguardo dei villeggianti che si portano fin qui passo dopo passo.
Orbene, immobili testimoni del tempo, forse una seconda funzione potranno avere questi massi... si è domandato Antonio Di Campli, e da questa riflessione è nata in lui l'idea di trasformare questi massi in un percorso capace di ricordare uomini di questa terra e personaggi che questa terra hanno visitato ed amato.
E così, ai piedi del Monte Campo, nel 1994 il nostro artista-scultore ha realizzato il primo ritratto incidendo sulla roccia l'effigie di Celestino V, il Papa natio di questa terra, personaggio a tutto tondo amatissimo dai molisani. Accanto altra incisione: un eremo e simbologie celestiniane.
L'impegno di Antonio Di Campli, naturalmente continua nel tempo, e ultima sua performance è l'incontro di Celestino V con Papa Francesco. Armato di fresa, scalpelli, trapano e martelli vari eccolo al lavoro per scolpire la dura roccia secondo il suo disegno, che non si limita a tracciare solo un aspetto esteriore da trasformare in bassorilievo artistico, ma ben più profondamente aspira a comunicare un sentimento religioso e di pace, giustappunto come emanano il suo lavoro, che possiamo seguire nelle varie fasi, e il risultato finale che qui possiamo ammirare con senso di serenità.
Fonte: http://papale-papale.it/, 5 settembre 2016.