Fra le bande del folto gruppo che opera nel decennio 1880-1890, alcune si differenziano per la grande vitalità che le porterà a svolgere la propria attività artistica fino al 1900 e oltre.
Si distingue, fra tali formazioni, la banda di Capracotta. L'esperienza bandistica nel comune dell'alto Molise è testimoniata già precedentemente al 1869. Altre notizie sull'esistenza di una banda, che probabilmente aveva continuato a essere attiva dagli anni Sessanta, risalgono al 1885 ed emergono grazie alle cronache relative ad alcuni avvenimenti ufficiali, come la visita del prefetto di Campobasso e quella dell'on.le Antonio Cardarelli. In quegl'anni, nasce a Capracotta la Società del Tiro a segno alla cui inaugurazione partecipa la locale banda che accompagnerà, anche negli anni successivi, tutte le manifestazioni sportive; solo ad esempio, il 22 aprile 1893, «in occasione dell'anniversario delle nozze d'argento dei reali d'Italia», durante il quale si svolgono gare presso il Tiro a segno, è proprio la banda cittadina a rallegrare l'evento.
Dal 1892, la partecipazione del gruppo bandistico a tutte le manifestazioni cittadine diventa assidua e le cronache registrano un suo miglioramento qualitativo grazie alle cure di Alfonso Falconi, all'epoca studente di composizione presso il Conservatorio San Pietro a Majella di Napoli.
La banda, spesso, svolge un ruolo di supporto a un'altra istituzione musicale del comune; infatti, annuncia e introduce le esibizioni della Filarmonica cittadina e accompagna i cortei delle varie autorità fino alla sala da concerto dove si esibisce l'orchestra locale. Ad esempio, le cronache raccontano che la sera del 16 aprile 1893 la Società orchestrale di Capracotta, diretta da Alfonso Falconi, fondata da poco più di un anno, organizza presso l'asilo una serata musicale in onore del violinista tedesco Eugenio Schmitzberger e che al concerto partecipa anche il gruppo bandistico.
La «nascente banda cittadina», come è definita ancora nel 1894, quando - sempre diretta da Falconi - partecipa, l'8 settembre, alla festa della Madonna della Libera a Capracotta, nel corso dei mesi acquista maggiore sicurezza, assume una più stabile forma organizzativa e una consequenziale maggiore visibilità. Ciò avviene grazie anche a un accentuato fenomeno associazionistico che coinvolge la popolazione capracottese, al pari di molti comuni molisani.
La maggiore stabilità acquisita dalla banda sotto la direzione di Alfonso Falconi permette al gruppo di evitare le possibili conseguenze negative derivanti dalla partenza del maestro agli inizi del 1895. A Falconi succedono altri due direttori: Nicola Paterno nell'aprile 1895 e Genovese a ottobre dello stesso anno. Comunque, la banda fa registrare un continuo miglioramento qualitativo, desumibile anche dalle informazioni relative al repertorio eseguito. Il ciclo positivo del gruppo bandistico continua fino ad ottobre 1896, nonostante sia oggetto di alcune critiche già dal mese di maggio da parte della stampa locale, in particolare riferite alla mancanza di un direttore stabile e tese a evidenziare come la banda solo «con lo studio e tornando sotto una buona direzione [potrebbe tornare a] farsi onore». In questo periodo le esibizioni della banda sono segnate da manifestazioni di forte contestazione da parte del pubblico. Fra tali episodi, di un certo rilievo è quello avvenuto durante un concerto tenuto a Isernia. Per l'accaduto la redazione di "Il Battagliere Indipendente" sente il dovere di condannare pubblicamente «il comportamento di un gruppo di giovani isernini che ha fischiato la banda di Capracotta durante un concerto ad Isernia» e di porgere le scuse a nome di tutta la cittadinanza.
Dalla fine del 1896, forse a causa dello scioglimento della banda, non si hanno più notizie del gruppo musicale. A questo periodo è probabile risalga anche la definitiva partenza del suo direttore storico. Infatti, già dall'anno seguente, troviamo Alfonso Falconi come insegnante di armonia presso «l’Istituto musicale» di Firenze.
Nel 1897, in sostituzione della disciolta banda, a Capracotta viene formata la fanfara della Società del Tiro a segno che già in settembre è in grado di accogliere il prefetto di Campobasso, Domenico Lastrucci, in visita in paese. Dalla relazione del direttore della Società, pubblicata nel maggio 1898 su un giornale locale, si apprende che la fanfara è istituita nel 1897, che è formata da 10 "trombettieri" e che è stata già inoltrata una formale richiesta al Ministero della Guerra affinché possa essere attivato un capitolo di spesa, nel bilancio della Società, per le esigenze della fanfara.
Vincenzo Lombardi
Fonte: V. Lombardi, Le bande musicali molisane dell'Ottocento, Palladino, Campobasso 2012.