Bianca Santilli è tra le espressioni più elevate della cultura molisana per la eccezionalità e la vivacità della sua creatività che nelle opere di pittura trova uno spazio ed una dimensione di grande interesse, per l'acutezza del suo ingegno e del suo spirito di osservazione.
Un numero incredibile di opere in una produzione inarrestabile e travolgente fanno di Bianca Santilli uno dei pilastri della cultura artistica molisana del nostro tempo, recependo le istanze di un mondo incerto e travagliato nel passaggio da una società patriarcale e contadina ancorata ad ataviche tradizioni ad una società trascinata in una prospettiva di violente contraddizioni.
Personalità complessa ma mai contraddittoria è quella che Bianca Santilli presenta a chi la conosce da vicino, con i suoi mutevoli atteggiamenti esteriori, negli alti e bassi tipici delle personalità emotive e particolarmente sensibili.
Inevitabile, per chi voglia capirla, è il collegamento ad altre espressioni artistiche molisane. Valga come esempio Francesco Jovine che nella sua letteratura spesso adopera un linguaggio ed una forma espressiva che ritroviamo nell'opera di Bianca Santilli. Sono due modi di esprimersi diversi che sostanzialmente trovano comunanza di linguaggio e di finalità nella identica capacità di interpretare, fino alla esaltazione, l'umile realtà del proprio popolo.
Ma, se tale affermazione può caratterizzarla nel suo essere donna, certamente non è sufficiente per chiarire la sua espressione artistica, che, condizionata dal suo modo di vivere, trascende i suoi problemi esistenziali per raccogliere il senso universale della condizione umana. La sua pittura è, sotto certi aspetti, un'accusa spietata di tutta la società moderna che fonda il suo benessere sulla necessità di esistenza di classi che eternamente sono state sfruttate nella storia dell'umanità.
Marcello Paolantonio
Fonte: http://www.vociescrittura.it/.