Quando si va verso un obiettivo, è molto importante prestare attenzione al Cammino. È il Cammino che ci insegna sempre la maniera migliore di arrivare, e ci arricchisce mentre lo percorriamo.
Santiago de Compostela è uno dei principali cammini di fede della cristianità. Il santuario accoglie le reliquie dell'apostolo Giacomo e si trova nella parte più ad ovest della Spagna, nella regione della Galizia. Questo cammino ripercorre il viaggio dell'apostolo compiuto per evangelizzare tutto il mondo allora conosciuto, mettendo in pratica la parole di Gesù: «Portate la mia parola fino ai confini del mondo».
Il nome della città, che ha origini celtiche ed è carica di un profondo senso di religiosità, viene fatto derivare da San Giacomo, apostolo e martire del Cristianesimo (le cui spoglie, secondo la leggenda, sarebbero giunte miracolosamente via mare in Spagna) e dal termine Compostela (o Campostela, in latino campus stellæ) che significa campo di stelle. Molte le leggende fiorite nel tempo intorno a questa località; una di esse la vuole come punto di congiungimento delle anime dei morti pronte a seguire il sole nel suo corso per attraversare il mare. In realtà è meta fin dal Medioevo di importanti pellegrinaggi di fedeli, che la ritengono un punto centrale della cristianità. I pellegrini che affrontavano questo viaggio erano spinti dal desiderio di sentirsi più vicini a Dio, e lo compivano senza speranza di ritorno alle loro case. Arrivavano fino ai confini dell'Oceano Atlantico dove bruciavano gli abiti e prendevano una conchiglia come simbolo del viaggio. La conchiglia raccolta in spiaggia, tutt'ora è sui cippi lungo le strade ed indica la direzione da seguire per arrivare a Santiago.
La scorsa estate la Diocesi di Trivento ha organizzato questo pellegrinaggio a cui hanno partecipato molti giovani dei comuni diocesani. In venticinque abbiamo intrapreso questo viaggio partendo con molto entusiasmo dall'aeroporto di Milano. Il nostro percorso, però, è andato un po' controcorrente avendo scelto quello meno frequentato delle strade portoghesi perché più impegnativo ed impervio. Siamo partiti da Tuy dove nella cattedrale abbiamo preso la "credenziale", un libretto che ci ha accompagnato per tutto il viaggio accogliendo i timbri di ogni ostello del pellegrino in cui abbiamo alloggiato. Con questa credenziale abbiamo ottenuto, una volta arrivati a Santiago de Compostela, un attestato rilasciato dalla parrocchia che testimonia l'avvenuto pellegrinaggio e l'aver percorso a piedi almeno gli ultimi 100 chilometri del cammino.
Voglio terminare questo mio piccolo racconto, e penso di parlare anche a nome dei miei compagni, dicendo che quella da noi affrontata è stata un'esperienza di vita che ci ha inevitabilmente segnato nel profondo dell'animo in quanto ci ha consentito di cercare le risposte o semplicemente di ritrovare noi stessi in una dimensione più umana e più vicina alla natura e a Dio.
Anna Comegna
Fonte: A. Comegna, Il cammino della fede: Santiago de Compostela, in «Voria», II:1, Capracotta, febbraio 2008.