Anche quest'anno i Campionati italiani di corsa in montagna a staffetta si sono rivelati un appuntamento a cui la nostra società non poteva mancare. Anche se si sono svolti a quasi 800 km. di distanza da Morbegno nel quasi profondissimo Sud.
Così sabato 23 maggio un gruppetto dei nostri atleti; rappresentanti di tutte le categorie (junior, senior e master), si sono recati a Capracotta in provincia di Isernia, sfidando il caldo e affrontando un lunghissimo viaggio con il sostegno del frigo portatile del Takko (usato a sua insaputa come raffredda piedi).
Questa volta, dopo le critiche giunte al Carlo per il suo stile di guida, la conduzione del pulmino è stata affidata al "tranquillo" Lelle che in neanche 10 minuti ha preso confidenza del mezzo e mimando le gesta di Sebastian Loeb lo ha lanciato lungo le autostrade di mezza Italia a velocità forsennata, tanto che i moscerini si suicidavano prima di spiaccicarsi sul parabrezza per evitare il dolore. Nell'ultimo tratto poi, tipo strada di Bema, ha minacciato di morte circa 200 abitanti del luogo imprecando contro la loro lentezza, e gambizzandone una decina.
Capracotta si trova quasi sul cucuzzolo di una montagna, a 2 giorni di cavallo da qualsiasi altro insediamento umano e rimarrà nei cuori degli atleti per la simpatia, la giovinezza, la cordialità e la pienezza di vita dei suoi abitanti.
Il sopralluogo del percorso ha dato molte soddisfazioni e conferme alle squadre, tranne, come al solito, al sottoscritto che ne è rimasto scioccato e ancora una volta si è ripromesso di non partecipare più a questo rito.
La serata è passata all'insegna della tranquillità, alcuni atleti hanno cercato inutilmente per ore di raggiungere la "movida" capracottese ma non hanno trovato neanche una mezza balera e sono stati costretti a tornare in albergo.
Il mattino dopo la gara si è svolta sotto un sole cocente ma a parte questo si è rivelata davvero spettacolare con il risultato, che ha visto l'ennesima vittoria della Forestale, incerto fino alla fine grazie a una grande prestazione dei fratelli Dematteis.
Le nostre squadre si sono comportate egregiamente, la squadra senior, composta da Tacchini, Sansi e Nappo, si è piazzata al tredicesimo posto nonostante il raffreddore del quasi trentenne Sansi che comincia a rendersi conto dei problemi dell'età che avanza. Da ricordare il terzo posto della squadra master composta da Leoni (padre), Sebastian Lelle Carganico e Mario Barlascini.
Un complimento particolare va poi fatto alla squadra junior che è riuscita a vincere il titolo italiano con grande sorpresa (seee... eran 8 mesi che lo programmavamo) grazie alla buona prestazione di Peyronel, all'incremento decisivo del modesto Buzzetti, e alla scampagnata con raccolta di funghi di Leoni.
Terminata la gara le squadre si sono concesse un doppio pranzo e partiti nel pomeriggio, hanno trovato il tempo (grazie al ritorno alla guida del Carlo che è andato talmente veloce da far girare gli orologi al contrario) di recarsi in spiaggia stabilendo il primato irripetibile di esser riusciti a fare il bagno al mare il giorno stesso in cui è stato corso un italiano in montagna.
Credo che questa sia stata una delle migliori trasferte affrontate e spero che possano esserci altre occasioni, magari un po' più vicine, per vivere delle esperienze così.
Ah dimenticavo: Siamo noi! Siamo noi! I campioni italiani di corsa in montagna a staffetta categoria juniores siamo noi!!!
Luca Buzzetti
Fonte: L. Buzzetti, Campioni d'Italia!, in «Ali ai Piedi», Morbegno, luglio 2009.