Oh Monte del Capraro
che tanto ci sei caro,
tu metti sì, al riparo,
la nostra verità!
Madonna di Loreto,
noi rispuntiamo a maggio,
che splenda il Tuo bel raggio
col fior l'intensità!
Stella di Capracotta,
lume dell'Appennino,
faro col Tuo Bambino,
sempre ambiamo a Te!
È bello l'azzurro manto,
è verde tutto il Campo,
sei Tu il nostro scampo
che ci proteggi ancor!
Madonna, gli occhi ai montim
lontano or sono i trullim
scendiamo noi ai Tuculli
tra messe a brucecchiar!
Oh Madre, che tristezza
allascare i nostri affettim
sbarcare tra i dialetti
d'altre identità!
Lungo il cammin proteggi
le tante "pecorelle"...
ci sono i fuori leggi
nel buio a noi brucar.
Faro dei transumanti,
tenerezza per i viaggi,
dagli occhi Tuoi irraggi
virtuose nobiltà.
Divina dell'Appennino,
anima del Gargano,
immensa è la tua mano
che ci carezza amor!
Quando chiediamo aiuto,
ridarci la speranza,
sicura ottemperanza,
d'amore e di pietà!
Ecco di nuovo maggio,
il mese di san Michele,
mai e mai fu fiele
la spada lui impugnò!
Nelle terre là di Foggia,
infiammatasi la Morgia,
i pastori tutti in loggia
pronti a ripartir!
Camminando si va via
con i canti e tanti suoni,
tutti pacati e buoni
decisi nel marciar!
Avanti gli stendardi
delle confraternite,
l'orgoglio delle cernite
d'amore e carità!
I canti, oh Madonna,
si sprecano... per via
innanzi vai, Maria
e tutti siam con Te!
Sugli stralci del Molise,
in tratti a Carovilli,
si odono degli squilli
che fremono il tremar...
I suoni sono misti,
avanzano le campane,
le avvenenti note sane
affliggono... il rintoccar.
Si striscia per il Vasto,
avanti c’è l'Avellana,
la strada è paesana
che bello rilassar!
Nel camminar di botta,
al sole che stracotta,
appari, oh Capracotta
lacrime ad innaffiar!...
Torniamo al Tuo faggeto
in Casa di Loreto,
il bosco è tutto cheto,
ci stringe intenso amor!
Per questo, oh terra mia,
il sangue non più mi scotta...
ti rivedo o Capracotta,
Madonna, grazie a Te!
Torniamo noi da Foggia
tra fiumi, monti e piani
energici... sono i richiami
che abbiamo fatto a Te!
Che bella la Tua chiesetta
tra i vegeti della flora,
un canto, intenso, implora
nei bei riflessi d'or!
Tra i monti tutti in fiore
le onde son feconde,
le valli son gioconde
d'echi, un musicar!
Maria, sei Tu l'amore
di stuoli a noi profondi,
mille gli orizzonti
che bruciano al Tuo sol.
Astro dei nostri siti,
rientriamo da Canosa,
per Te la vita è ariosa
di pace e santità!
Madonna di Loreto,
rincasiamo da Lucera,
che bello tutto era,
ci hai largito il cuor!
Noi Ti ringraziamo
se al nostro cuor si sposa
l'esistenza più operosa
che gli hai donato amor!
Madonna com'è bello
tornare in questo sito,
ampio è l'appetito
per riguardare Te.
Eccomi in ginocchio
davanti al Tuo sorriso,
esprimo dal mio viso
tutto, e più non so!
Grazie e grazie mille
per avermi garantito
il buon che ho stabilito
prima di partir.
Sempre e d'ovunque io sono
guardo nel ciel le stelle,
l'esteso delle belle
lo vedo solo in Te!
Al cuore dei presenti
le fiamme son roventi,
mai saremo assenti
finché Dio vorrà!
Teodorico Lilli
Fonte: T. Lilli, Il canto del pastore a Santa Maria di Loreto in Capracotta, in AA.VV., I racconti di Capracotta, vol. III, Proforma, Isernia 2013.