Capracotta, la capitale del fondo
- Letteratura Capracottese
- 6 giorni fa
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Capracotta. Il nome è certamente originale, un po' buffo e provoca, per dirla con Luigi Campanelli, appassionato storico di questo piccolo centro del Molise, «sollazzevoli motteggi al nostro arrivo tra i nuovi condiscepoli del ginnasio».
Gli studi per spiegare l'etimologia e il significato del nome di questo paesino di 1.200 abitanti, situato in cima ad una delle montagne molisane, sono svariati e non risolvono la curiosità in modo certo. Sta di fatto che questo nome resta sicuramente impresso nella mente di chi viene a scoprire l'offerta di turismo per trascorrere vacanze serene e tranquille. Come restano indelebilmente memorizzate le immagini del paesaggio, delle valli, della gente.
Capracotta offre la possibilità di vacanze a prezzi accessibili, ed è questo il punto di forza della piccola località turistica molisana. «Rispetto alla concorrenza di stazioni affermate e più grandi, riusciamo ad offrire una qualità dei servizi, dovuta praticamente alla cura ed alla dedizione verso il turista» dice subito Fernando Di Nucci, attivissimo assessore al turismo, che ha peraltro realizzato un bellissimo sito per i navigatori di internet (www.capracotta.com). Attenzione, è necessario digitare la desinenza "com" anziché "it" proprio perché l'originalissimo e simpatico nome di Capracotta era stato subito incamerato da chi fa la corsa alla registrazione dei siti.
Fiore all'occhiello di questa stazione turistica è la pista "Mario Di Nucci" a Prato Gentile (1.573 m.), alle falde del Monte Campo, dove sono localizzati gli impianti per la pratica dello sci di fondo. Questa pista, regolarmente omologata dalla Fisi, è stata sede degli Assoluti di sci di fondo svoltisi qui nel 1997, nei quali trionfò la Belmondo che confidò agli ospitalissimi amministratori comunali di essere rimasta affascinata per la bellezza del paesaggio e la validità della pista di fondo che si sviluppa attraverso uno splendido bosco di faggi e di abeti, per una linghezza di circa 15 chilometri. La pista ha tre anelli di percorrenza, dei quali due per la pratica agonistica ed uno per quella turistica e per la fase di pre-riscaldamento degli atleti; l'impianto è costituito dallo stadio con le corsie di partenza e di arrivo per le gare individuali ed a staffetta, gli spogliatoi, spazi di preparazione e controllo dei materiali, la tribuna per il pubblico. Ed è proprio attraverso lo sci di fondo che l'assessorato al turismo di Capracotta vuole dare maggiore impulso all'attività turistica. «Siamo particolarmente preparati in materia, avendo ricevuto i complimenti dei responsabili Fisi in occasione dello svolgimento degli Assoluti del '97, per cui vorremmo portare da queste parti nuove competizioni a livello nazionale ed internazionale che solitamente si svolgono presso circuiti meglio pubblicizzati. La nostra struttura per la pratica dello sci di fondo è obiettivamente qualificata. Non mancano le strutture ricettive, in zona, e gli impianti sono rispondenti alle esigenze del turista, con due seggiovie ed una sciovia per risalire le piste che si snodano per oltre due chilometri», sottolinea Fernando Di Nucci.
La bellezza di questo piccolo centro è costituita dal fatto che si può uscire con gli sci ai piedi da pensioni, residence ed alberghi, avviandosi verso gli impianti di risalita senza fare uso dell'automobile. Le offerte turistiche sono allettanti. Spiega ancora Di Nucci: «In periodo di alta stagione, la pensione completa vene offerta a meno di 500.000 lire, con una diminuzione del 20% nel periodo di bassa stagione, mentre un weekend costa 160.000 che diventano 200.000 con il nolo degli sci e l'acquisto dello ski-pass».
Per gli amanti dello sci alpino e soprattutto di quello di fondo, questa località è veramente ideale. Peraltro offre pure la possibilità di brevi escursioni per andare a visitare l'interessante sito archeologico di Pietrabbondante oppure Agnone, bellissimo centro culturale. Da visitare a Capracotta, invece, la chiesa di Santa Maria Assunta, che sorge sulla parte più elevata del centro urbano, con le pregevoli opere di artigiani. Dal sacro al profano per sottolineare la "pezzata", sagra dell'agnello alla brace e della pecora bollita che si tiene annualmente la prima domenica di agosto nella splendida cornice del pianoro di Prato Gentile.
Antonio Caggiano
Fonte: A. Caggiano, Capracotta, la capitale del fondo, in «Corriere dello Sport», Roma, 7 dicembre 2000.