Già il nome parla di popoli antichi, di tradizioni radicate nel passato e di abitudini che tuttora vivono nei racconti e nelle feste locali: siamo a Capracotta, comune molisano di appena 1.120 abitanti in provincia di Isernia. Il toponimo, "Capracotta", si riferisce all'abitudine dei Longobardi di sacrificare una capra al dio Thor ogni volta che si insediavano in un luogo appena conquistato: mangiarne la carne era un rito propiziatorio che allontanava la sfortuna e la carestia, augurando ricchezza e prosperità al nuovo insediamento.
Pare che il procedimento abbia portato fortuna: oggi il borgo, vicino al confine con l'Abruzzo, è un incantevole agglomerato di case che mutano aspetto a seconda delle stagioni. Paese di bambole dai tetti innevati d'inverno, villaggio solare e immerso in una natura ridente d'estate, ma sempre frequentato da numerosi turisti attirati dalla quiete e dallo splendore della natura.
Ad incorniciare Capracotta, che con i suoi 1.421 metri s.l.m. è tra i comuni più alti dell'Appennino e d'Italia, c'è un paesaggio incontaminato costellato di sorgenti e torrenti, pascoli o fitti boschi di conifere, dove si può respirare a pieni polmoni un'aria argentina e si possono praticare innumerevoli attività sportive e di svago.
Ad attirare gli sciatori ci sono due importanti impianti, uno a Monte Capraro per lo sci alpino e uno a Prato Gentile, per lo sci di fondo, che fu sede dei Campionati Italiani Assoluti di sci di fondo nel 1997 e ospitò la Continental Cup nel 2004. La stazione sciistica di Capracotta si arrampica lungo i fianchi del Monte Capraro e raggiunge punti panoramici mozzafiato, per poi regalare una discesa appassionante e suggestiva tra i boschi di faggio, di media difficoltà. Anche i principianti dello sci troveranno pane per i loro denti: non manca infatti un bel campo scuola, con discese dolci e ampia visuale, dove i più piccoli potranno cimentarsi nella disciplina con serenità e in tutta sicurezza.
Alle discese classiche si affiancano altre attività come lo sci escursionismo, lo sci alpinismo e i fuoripista, mentre in estate Capracotta si trasforma in un perfetto trampolino di lancio verso una rete interminabile di sentieri. Dal centro, infatti, partono ben 130 chilometri di percorso segnalato, adatti per fare trekking e in certi casi anche per la bicicletta, immersi tra i faggi, le abetine, le radure e gli alpeggi. Ovunque si volga lo sguardo si scorgono meraviglie naturali da cartolina: da un lato del vette della Mainarde, che superano i 2.000 metri, e il Massiccio della Majella; dalla parte opposta le valli del Trigno e dell'Alto Volturno, il Matese e l'Alto Molise.
Prima di avventurarsi nelle escursioni, però, vale la pena di visitare il Giardino della Flora Appenninica, lungo la strada provinciale che da Capracotta raggiunge Prato Gentile. Si tratta di un bel parco di 9 ettari, un vero e proprio orto botanico costituito da specie spontanee e endemiche dell'Appennino centro-meridionale. A parte la cura dei sentieri, per offrire ai turisti la maggiore comodità possibile nella visita, non ci sono segni di intervento umano: la semplice mano della natura è l'artista che ha saputo raccogliere tanta bellezza.
Ogni stagione, poi, è corredata dal clima ideale per apprezzare Capracotta e la montagna: in inverno sono frequenti e abbondanti le nevicate, soprattutto in gennaio e febbraio, e il manto nevoso può arrivare anche a 3 metri, rendendo il paesaggio estremamente suggestivo e perfetto per le discese in pista; in estate, invece, le temperature fresche ma piacevoli sembrano studiate apposta per allietare le passeggiate lungo i sentieri. I valori medi di gennaio vanno da una minima di -3 °C a una massima di 4 °C, mentre in luglio si passa da una minima di 13 °C a una massima di 25 °C.
Ed ecco giunto il momento di conoscere da vicino l'ospitalità, gli usi, le tradizioni culinarie di Capracotta: l'occasione perfetta è offerta dalle numerose manifestazioni che si organizzano nel corso dell'anno, e a cui vale la pena partecipare. Tra glie eventi più importanti si ricordano la Festa della Madonna di Loreto, dal 7 al 9 settembre, e la festa patronale di san Sebastiano.
Quest'ultima è celebrata dalla Chiesa il 20 di gennaio, ma un tempo Capracotta era una paese umile, e in pieno inverno sarebbe stato difficile rendere i dovuti onori al santo: per questo la celebrazione venne spostata alla seconda domenica di luglio, e ancora oggi si festeggia in estate. L'evento più rappresentativo e più atteso è indubbiamente la "Pezzata", la sagra dell'agnello alla brace e della pecora bollita con le erbe aromatiche. Si tiene la prima domenica di agosto in località Prato Gentile, ed è una delle manifestazioni più attese dell'estate molisana.
Raggiungere Capracotta non è difficile. Chi viaggia in auto e viene da Roma deve percorrere la A1 e uscire a San Vittore, quindi seguire le indicazioni fino alla meta. Sempre dalla A1 chi viene da Napoli deve uscire a Caianello, mentre chi viene da Pescara deve percorrere la A14 e uscire a Val di Sangro, proseguire in direzione Castel di Sangro, uscire a Rosello e seguire i cartelli fino a Capracotta. L'aeroporto più vicino è quello di Pescara, a 110 km. circa.
Enrico Montanari
Fonte: https://www.ilturista.info/, 30 agosto 2009.