Capracotta è un paesino del Molise, in provincia di Isernia, che conta circa 870 abitanti. Questo antico borgo, ricostruito dopo la Seconda guerra mondiale, ha fatto parte in passato del Regno delle Due Sicilie e del Regno di Napoli, che ne hanno caratterizzato la cultura e le tradizioni.
Dopo Rocca di Cambio, è il Comune più alto dell'Appennino: il paese infatti è situato a circa 1.421 metri sul livello del mare. Questa caratteristica ha permesso a Capracotta di diventare nel corso degli anni, a partire dal 1950, una delle più importanti stazioni sciistiche d'Italia, nonostante ci sia stato un importante decremento demografico dal 1921, quando contava circa 4.700 abitanti, fino ai giorni nostri, con gli attuali 870 residenti circa.
Breve storia di Capracotta
Sulle origini del nome Capracotta, vi sono parecchie teorie in merito. Alcuni studiosi come Ugo Mosca, attribuiscono il nome alla combinazione di due termini italici del passato, e cioè kapp, che significherebbe "luogo alto", e kott, che significherebbe "luogo roccioso". Altri studi e ricerche attribuiscono la nascita del nome Capracotta ad antiche tradizioni e leggende come quella che sostiene che i Longobardi, appena insediatisi nella zona, abbiano sacrificato una capra in nome del dio Thor.
Un'altra leggenda più colorita riguardo la nascita del nome Capracotta, che potrebbe in ogni caso avere un fondo di verità, testimoniato dallo stemma del Comune, racconta che alcuni zingari, in passato, vollero costruire un villaggio dove attualmente è situata Capracotta. Durante la permanenza nel luogo, essi accesero un fuoco per arrostire una capra ma questa saltò fuori e riuscì a scappare.
Leggende a parte, la storia di Capracotta, o comunque di quelle che sono state le prime civiltà presenti nella zona, è piuttosto antica; vi sono tracce infatti che fanno risalire fin dal Paleolitico i primi insediamenti umani. Il periodo sicuramente più incisivo e determinante per il piccolo paese molisano è stato sicuramente il Medioevo, che ne ha caratterizzato non solo l'aspetto costruttivo delle abitazioni, ma anche la cultura e le antiche tradizioni fino ai giorni nostri, con forti influenze dovute alla conquista e alla presenza longobarda.
Capracotta tra cultura arte e storia
Durante la Seconda guerra mondiale sono state molte le antiche costruzioni e monumenti andati persi per sempre a Capracotta; il paese è stato quasi completamente distrutto da parte delle truppe tedesche durante la Seconda guerra mondiale e molte opere, patrimonio culturale nazionale, non esistono più. Tra le tante, spiccava una torretta con un orologio lungo le mura di cinta dell'antico paese, risalente all'epoca medioevale.
La ricostruzione, iniziata negli anni '50, ha sicuramente modificato sostanzialmente la morfologia di Capracotta e di tutto il suo comprensorio. Sono state ricostruite strade, abitazioni e chiese, tra le quali il Santuario della Madonna di Loreto, la Chiesa parrocchiale e la Chiesa di San Giovanni Battista, tutte importanti mete turistiche. Nella stessa zona di Capracotta sono presenti alcuni importanti parchi e aree naturali come il Giardino della Flora appenninica, il Parco fluviale del Verrino o la sorgente dell'Acqua Zolfa.
Nello stesso periodo della ricostruzione post-guerra, sul Monte Capraro iniziarono i lavori di costruzione di quello che poi diventerà uno dei più importanti e frequentati centri sciistici d'Italia. Le abbondanti nevicate invernali, spesso da record, come quella del recente 2015, quando caddero 2 metri di neve in poche ore, favoriscono il turismo invernale e gli sport sciistici grazie anche ai molti impianti e strutture presenti.
Capracotta, area geografica e clima
Come abbiamo visto, Capracotta risiede a circa 1.400 m. di altitudine. Il punto più alto del Comune è la vetta di Monte Campo, che si innalza fino a 1.746 metri di altitudine. L'area circostante, a valle, è caratterizzata dalla presenza del fiume Verrino e, come abbiamo visto, da importanti aree naturali preservate, come appunto il Giardino della Flora appenninica, dove sono presenti moltissime specie floreali e arboree dell'Italia centro-meridionale.
Il clima a Capracotta è, ovviamente, particolarmente rigido nei periodi invernali; non è raro imbattersi infatti durante l'inverno in vere e proprie bufere di neve che spesso mettono in difficoltà la popolazione locale, mentre le estati sono caratterizzate da temperature miti e fresche, monitorabili attraverso la nuova stazione meteo e la webcam.
Come raggiungere Capracotta
Nonostante si tratti di un paesino situato ad alta quota, raggiungere Capracotta non è difficile. Da Roma ad esempio è possibile raggiungere questa meta turistica in meno di 3 ore: basta prendere l'autostrada A1 in direzione San Cesareo e proseguire seguendo le indicazioni per Roccaraso (altra importante località turistica invernale), Campobasso, Isernia. A questo punto è necessario prendere la strada statale 650, ovviamente proseguendo direttamente per Capracotta. Esistono ovviamente altri itinerari altrettanto validi, come ad esempio l'uscita per Castel di Sangro, sempre sull'autostrada A1, e proseguendo sulla statale 627 che ci porta a destinazione, fiancheggiando lo splendido Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise.
Capracotta, turismo, sport invernali ed eventi
Come abbiamo visto, Capracotta è un importante centro turistico invernale, meta di moltissimi appassionati sportivi, vip e personaggi dello spettacolo. Alberto Sordi, nel film "Il conte Max", citò Capracotta, definendola «la piccola Cortina degli Abruzzi». Nel 1997 è stata sede dei Campionati italiani assoluti di Sci di fondo, grazie all'impianto all'avanguardia situato nella zona di Prato Gentile. Nel 2008 ha ospitato la Continental Cup, diventando "Capitale d'Europa" dello sci di fondo.
Ma Capracotta non è solo neve e sport, ma anche cultura, festività e tradizioni locali. Il Comune e l'amministrazione sono piuttosto attivi in merito, grazie anche all'attività della Pro Loco.
Oltre alle varie strutture che è possibile visitare, come chiese e parchi naturali, Capracotta ha una grande tradizione culturale religiosa. La festa patronale in onore di san Sebastiano martire è un evento che raccoglie ogni anno moltissimi fedeli ma anche turisti e persone provenienti da zone limitrofe. Altro evento religioso di particolare rilevanza sono i festeggiamenti in onore della Madonna li Loreto che si svolgono nei giorni 7, 8 e 9 settembre.
A Capracotta è possibile assaggiare la famosa pezzata, che è un'antica tradizione pastorale. Questa è in sostanza una sagra dell'agnello alla brace e della pecora bollita, che si tiene ogni anno la prima domenica di agosto ed è caratterizzata dalla semplicità nel reperire gli ingredienti e facilità di preparazione; un evento culinario quindi che probabilmente non farà felici gli animalisti più accaniti, ma che di sicuro caratterizza quelle che sono le antiche tradizioni capracottesi, in pieno stile con il nome di questa splendida località molisana.
Fonte: http://www.meteoinmolise.com/, 12 giugno 2018.