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Capracotta, tra storia e gourmet


Sebastiano Trotta tra i suoi formaggi.

In un itinerario sull'Alto Molise, non potete non passare dal paese di Capracotta: 1.421 metri sul livello del mare, il secondo comune più alto dell'Appennino. Nonostante sia di impianto medioevale, Capracotta è stato costruito praticamente da zero dopo i danni subiti durante la seconda guerra mondiale e oggi è conosciuto come una delle principali mete sciistiche del Molise, anche se il mio interesse è stato piuttosto rivolto al famoso pecorino di Capracotta. Qui, in altura, passava uno dei tratturi più importanti del Molise, che ha reso il paese uno dei punti nevralgici della transumanza.

Oreste Trotta ama definirsi un affinatore d'altura nell'altissimo Molise. Il suo negozio, Trotta Sapori, nasce grazie al papà Sebastiano, un sarto di mestiere con la passione dei formaggi che decise di tornare a Capracotta dopo un periodo di lavoro a Roma, rilevando una piccola bottega alimentare. Da poche forme di formaggio, custodite per alcuni clienti speciali, fino ad arrivare al mestiere di affinatore, il passo è stato breve. Il figlio Oreste ha ereditato la passione paterna. Il suo negozio sembra, a prima vista, un piccolo supermercato di paese, quelli dove puoi trovare un po' di tutto, ma in realtà nasconde dei veri e propri tesori, sia nel bancone di vendita, sia nei locali adiacenti in cui Oreste lascia riposare formaggi e salumi. A distinguere i prodotti affinati da Oreste Trotta è un marchio "T" che viene stampato sui pecorini da ormai 45 anni. I formaggi arrivano direttamente da Carovilli: il caciocavallo è ottenuto dal latte munto a maggio (alto molisano maggengo) e viene proposto nelle tipologie normale, tartufo e alle vinacce (creato direttamente da Oreste con le vinacce dell'uva tipica del Molise, la Tintilia). Tra gli altri formaggi: indimenticabile il profumo dei pecorini canestrati di varie stagionature, fatti con latte di pecore allevate al pascolo libero. Oreste si diverte a prendersi cura anche di alcuni prosciutti, stagionati da 16 a 24 mesi, che arrivano direttamente da produttori abruzzesi e di gustose soppressate. Da non perdere, se volete fare un'esperienza insolita, l'appuntamento del 31 dicembre, quando Oreste apre una forma di pecorino stagionato per almeno due anni e festeggia così, con amici, clienti e turisti, l'anno nuovo.


Charles e Joël Pellissier

 

Fonte: https://foodbloggermania.it/, maggio 2017.

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