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Capracottesi decorati al merito della Repubblica dal 1991


Paolo Di Vito nominato ufficiale.

L'Ordine al merito della Repubblica italiana è il più alto degli ordini della Repubblica italiana, i cui colori sono il verde e il rosso. Il presidente della Repubblica italiana è il capo dell'Ordine, retto da un consiglio composto di un cancelliere e sedici membri, con sede a Roma. L'Ordine, che sostituisce i soppressi ordini sabaudi, è stato istituito il 3 marzo 1951 con lo scopo di «ricompensare benemerenze acquisite verso la Nazione nel campo delle lettere, delle arti, dell'economia e nell'impegno di pubbliche cariche e di attività svolte a fini sociali, filantropici e umanitari, nonché per lunghi e segnalati servizi nelle carriere civili e militari».

Le onoreficenze odierne di primo grado sono le seguenti: cavaliere, ufficiale, commendatore, grande ufficiale, cavaliere di gran croce e cavaliere di gran croce decorato di gran cordone. A nessuno può essere conferita, per la prima volta, un'onorificenza di grado superiore a quella di cavaliere, se non in alcuni casi particolari espressamente stabiliti dalla legge.

Con riferimento ai cittadini di Capracotta, abbiamo almeno 26 personaggi decorati al merito della Repubblica dopo il 1° gennaio 1991, data a partire dalla quale sono disponibili i dati.

Il primo capracottese fu infatti insignito il 2 giugno 1992 dal presidente Oscar Luigi Scalfaro: si tratta del generale Aldo Di Ianni, seguito a sei mesi di distanza da Pasquale Di Ianni. Sotto Scalfaro, poi, vi furono altri 10 capracottesi insigniti: nel 1993 il colonnello Ottaviano Di Nucci (nominato ufficiale tre anni dopo), nel 1994 Antonio Mendozzi ed Ines Lucia Di Rienzo, l'anno successivo Gioacchino Di Nucci e Nello Buzzelli, nel 1996 il prof. Michele Potena, il tenente Vincenzo Evangelista, Antonietta Battista, l'architetta Vincenza Trotta e Mario Sozio.

Sotto la presidenza di Carlo Azeglio Ciampi fu invece decorato ufficiale nel 1999 Aldo Di Ianni, quindi il pittore Giovanni Leo Paglione (1917-2004) al quale, dopo esser stato nominato cavaliere il 2 giugno 2003, venne conferita postuma, un anno e mezzo dopo, l'onoreficenza di commendatore.

Il presidente Giorgio Napolitano conferì 7 riconoscimenti, a partire da Giuseppe Perruzzi e Paolo Di Vito, nominati cavalieri della Repubblica il 27 dicembre 2006, cui seguì Bruno Dell'Armi nel 2007, Amato Nicola Di Tanna nel 2009 ed Antonio Liberatore nel 2013. Napolitano firmò poi il decreto di concessione della cosiddetta Stella della solidarietà italiana - destinata a chi ha acquisito particolari benemerenze nella promozione dei rapporti di amicizia e collaborazione tra l'Italia ed altri Paesi – a Giovanni Franceschelli ed Ernesto Di Tella (1937-2010).


Demetrio Mendozzi nominato cavaliere.

Arrivando ai giorni nostri, il presidente Sergio Mattarella ha finora conferito 7 onoreficenze al merito della Repubbica a cittadini capracottesi. Il 2 giugno 2015 è stato difatti nominato cavaliere l'ex sindaco di Capracotta Antonio Vincenzo Monaco, seguito nel 2017 dal fisico Ruggero Maria Santilli (cavaliere dell'Ordine della Stella d'Italia), l'anno successivo da Maria Di Rienzo e, nel 2020, da Demetrio Mendozzi, «dato il pluriennale impegno di umana solidarietà a favore del prossimo con le sue numerose donazioni di sangue e plasma». A dicembre 2018, infine, il generale Gioacchino Di Nucci è stato nominato cavaliere ufficiale della Repubblica. Stesso riconoscimento per Paolo Di Vito, residente in Emilia-Romagna, insignito l'11 giugno 2021 dal prefetto Francesca Ferrandino «per la sua costante attività di volontariato svolta sul territorio del comune e della regione».


Francesco Mendozzi

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