Verso mezzodì di ieri (20) due carabinieri della Stazione di Capracotta si recarono per ragioni di servizio nella contrada Staffoli, distante da qui 14 km., e, tornando la sera dopo un lungo e faticoso cammino fra monti e nevi, esaurirono le giovanili forze, e rimasero nell'aperta campagna (circa 8 chilom. dall'abitato) esposti alle intemperie, ed al pericolo di morte imminente.
Erano le 8 pom., quando cominciarono a sentirsi da lontano dei confusi colpi di moschetto che quei due disgraziati esplodevano ad intervalli, come per chiamare gente in loro aiuto.
Gittato l'allarme da un continuato suono di campane, moltissime persone di ogni condizione con a capo il solerte Brigadiere dei Carabinieri accorsero per salvare le vittime. Una densa nebbia rendeva più spaventevole nella muta campagna l'oscurità della notte, ed uno sgomento tormentava l'animo di tutti. Si organizzò presto un largo servizio di ricerca con fiaccole, lanterne, trombe di Tiro a Segno e finalmente dopo le 9 pom. si rinvennero i due bravi giovani fra le nevi, non più lungo la strada, ma dispersi nella campagna, stanchi, impotenti ed assiderati dal freddo. Non mancarono ristori ed aiuti per trarli fuori pericolo, perché - a giudizio di molti - era quistione di un'altra ora di vita!
Una parola di lode va data a tante centinaia di persone che fra l'imperversare del tempo, e non senza seri malanni, si arrischiarono a tarda ora nelle lontane campagne per compiervi un'opera altamente umanitaria e civile, ed un caldo avvertimento va altresì dato alle Autorità militari d'Isernia e di Agnone, quello, cioè, di rendersi esatti conoscitori delle condizioni climatiche di Capracotta nella stagione invernale, durante la quale, se si ha cuore, debbono essere esonerati i poveri carabinieri da servizi pericolosi e lontani, usando loro quel trattamento eccezionale, cui la conservazione della propria esistenza dà anche dritto in un eccezionale paese.
Un viaggio di km. 28 fatto nelle condizioni di tempo e luoghi come quello dei due carabinieri avrebbe snervato il più valido e resistente organismo!...
Costantino Castiglione
Fonte: C. Castiglione, Carabinieri salvati, in «L’Alba», I:7, Isernia, 24 febbraio 1901.