top of page

Chiesa madre


Prospetto orientale della Chiesa Madre di Capracotta.

A guardia delle poche case

intatte salve sullo sfacelo

immobili stanno

alteri come sentinelle i monti

da sempre ad incorporare

sole e tormenta

monumenti

alla fierezza della gente amica.


La Chiesa

madre delle altre

maestosamente in piedi

si è fatta focolare

ai figli profughi

che sulle are sacre

impastavano

tra l'estasi immobili dei santi

come al Camposanto

nel silenzio amico

delle tombe di famiglia.


La gente che salì fino a te dalla sua guerra

- la guerra che ti sfiorò

con l'agre fumo di quel rogo -

e che accogliesti come Madre

sui maestosi portali del tuo asilo

ti saluta grata

e se ne va dolente

come figli che irresistibile

una forza strappa

dalle ginocchia materne.


Geremia Carugno

 

Fonte: G. Carugno, L'arcobaleno (versi per Capracotta), Tip. Litterio, Agnone 1993.

bottom of page