A Capracotta (Molise), nei giorni 18, 19 e 20 agosto, il dottor Giacomo Colavecchio tenne, per incarico del Ministero di Agricoltura, 3 conferenze sul miglioramento del bestiame bovino, ovino e suino.
Il conferenziere, dopo aver parlato della necessità della specializzazione delle razze, e di quella di migliorare l'alimentazione, la scelta dei riproduttori e i ricoveri, venne alla conclusione di incrociare i nostri ovini con i South-down e i nostri bovini con i tori Marchigiani, per fare un primo passo nel progresso zootecnico. Non so che fine avrebbero gli arieti South-down che han già dato buonissimi tipi d'incrocio con la nostra pecora gentile pugliese allevata con sistema semi-brado, quando fossero uniti alle nostre mandre transumanti; in ogni modo converrebbe esperimentare. In quanto ai bovini, più che il toro marchigiano, stimo adatto a migliorare la nostra razza quello romagnuolo, per molte ragioni che non è qui il caso di enumerare.
Tutto sommato, per un paese come Capracotta che possiede molte migliaia di animali ovini, bovini ed equini, non sarebbe fuori del caso che il Ministero concedesse una Stazione di monta come havvene parecchie!... Quando nel prossimo si terrà, auspice il Ministero, l'esposizione provinciale di bestiame in Campobasso, ne riparleremo.
Agostino Santilli
Fonte: A. Santilli, Conferenze zootecniche, in «Giornale di Agricoltura della Domenica», II:51, Piacenza, 18 dicembre 1892.