In questi ultimi giorni i corrispondenti locali de "Il Risorgimento" e del "Momento-Sera" si sono dati un gran da fare per esporre le condizioni di disagio in cui si trova questa nostra cittadina così duramente provata dagli eventi bellici. E tutti sanno quale apporto notevole alla ricostruzione abbia dato la iniziativa dei cittadini di Capracotta che hanno riedificato gran parte delle proprie abitazioni. Le Autorità del Capoluogo hanno erogato però finora per conto dello Stato circa 40 milioni di lire in contributi a privati. Ma se è lodevole il desiderio dei nostri corrispondenti di battersi per tenere sempre desta l'attenzione sul problema della totale ricostruzione di Capracotta, ci preoccupiamo delle polemiche sciocche ed ingiuste che tendono solo a coprire e giustificare atteggiamenti dell'attuale Amministrazione Comunale, che poco o nulla ha fatto nell'interesse della cittadinanza, la quale non è affatto d'accordo circa la proposta di dipendere dall'Ufficio del Genio Civile di Isernia anziché da quello di Campobasso. Se la campagna in atto contro l'Ufficio del Genio Civile di Campobasso serve per giustificare le mosse di pochi interessati contro la volontà della cittadinanza (che ne subirebbe tutto il danno) noi di Capracotta, non ci faremmo bella figura e mostreremmo di non sapere apprezzare gli aiuti e l'opera qui svolta dall'Ufficio del Genio Civile di Campobasso. Ci troviamo ad oltre 1.400 metri di altitudine, perciò, la stagione lavorativa si riduce ad appena quattro mesi e mezzo all'anno; e la ricostruzione è cominciata solo dal 1946. Orbene lo Stato, per mezzo dell'Ufficio del Genio Civile di Campobasso, ha erogato finora circa 92 milioni per lavori già eseguiti, in corso di esecuzione e da eseguire in questa stagione; e di essi ben 70 milioni riflettono lavori di riparazione e costruzione di abitazione e di uffici. Ci risulta anzi che lo stesso Ing. Capo Comm. Valerio, di sua iniziativa e senza che la nostra Amministrazione abbia sollecitato quell'Ufficio del Genio Civile, ebbe a presentare prima del 18 aprile u.s. al Capo di Gabinetto del Ministro dei LL. PP. un programma straordinario di lavori urgentissimi nei Comuni maggiormente sinistrati dell'Alto Molise. In essi primo è Capracotta, ove è prevista la costruzione di ricoveri stabili per senzatetto e riparazione di case private, di fognature ed acquedotto, per un importo complessivo di 53 milioni sui 172 del programma che interessa anche gli altri Comuni di Casteldelgiudice, Pescopennataro, Sant'Angelo del Pesco e S. Pietro Avellana. Ciò dimostra che l'Ing. Valerio e l'Ufficio del Genio Civile di Campobasso si rendono perfettamente conto delle necessità di questa cittadina; ed i corrispondenti a cui piace la polemica, farebbero molto meglio, a smuovere l'indolente Amministrazione Comunale a fare i passi necessari presso le Autorità ed uomini politici per assecondare la lodevole iniziativa dell'Ufficio del Genio Civile di Campobasso. La dipendenza dal Genio Civile di Isernia non darebbe alcun vantaggio alla cittadinanza, che, oltre tutto, sarebbe costretta a far capo ad Isernia e poi a Campobasso per il disbrigo delle pratiche inerenti alle opere di ricostruzione; e se siamo ottimamente collegati al Capoluogo con giornaliera autocorriera, per raggiungere e ritornare da Isernia, la cosa sarebbe molto problematica.
Circa le lamentele sulla ultimazione della casa comunale ci sembra che il corrispondente del "Momento-Sera" abbia equivocato parecchio. La casa comunale già ricostruita, si compone di ben 18 ampi locali nei quali, oltre agli Uffici del Comune, hanno trovato comoda sistemazione la Pretura, l'Ufficio Postale, l'Esattoria Comunale, quattro aule scolastiche, l'Ufficio dell'Ente Comunale di Assistenza e quello dell'U.C.S.E.A.
Riteniamo perciò doveroso denunciare la tendenziosità di certe corrispondenze dirette a creare fastidi, animosità e peggio, mentre è nostro dovere affiancare l'opera di Uffici che hanno dimostrato di aver compreso le nostre necessità e che, malgrado le complessità burocratiche, si sforzano di accelerare i tempi per realizzare la ricostruzione totale di questi nostri centri dell'Alto Molise così provati dalla guerra.
Pasquale Venditti
Fonte: P. Venditti, Cronaca molisana, in «Riscossa Molisana», I:5, Campobasso, 12 giugno 1948.