Il mondo delle serie televisive italiane è patetico e affascinante a un tempo. Mentre il cinema nostrano si è rivelato di altissimo livello sin dagli esordi, gli sceneggiati hanno sempre sofferto di provincialismo. Soltanto di recente la qualità dei telefilm di casa nostra è giunta a un livello mondialmente accettabile, spesso prodotti da case private o addirittura straniere (scritte e dirette da italiani). La Rai si muove infatti alla velocità d'una tartaruga e il suo prodotto di punta resta "Il commissario Montalbano", che personalmente trovo scarsissimo nella recitazione, nei dialoghi e nei personaggi. Ma veniamo al dunque.
Nel 1988 il giornalista Enrico Menduni, oggi professore ordinario di Cinema, fotografia e televisione al D.A.M.S. dell'Università di Roma Tre, propose al gruppo Mondadori un soggetto televisivo per una fiction che avesse come fuoco narrativo il Corpo forestale dello Stato. Si sa che le forze armate vanno forte in TV e, a ben vedere, una serie televisiva sui forestali è stata, in ordine di tempo, l'ultima a venir confezionata in Italia: siamo nel 2011 quando la Rai decide di produrre "Un passo dal cielo", la smaccata fiction con Terence Hill, Miriam Leone, Francesco Salvi e Katia Ricciarelli. Il soggetto di Menduni si intitolava invece "Cuori nel bosco" ed era ambientato quasi interamente a Capracotta. Ve lo racconto.
I protagonisti di questo telefilm mai girato sono Carmelo, un molisano disoccupato, e Rosaria, una maestra precaria. Su istigazione della madre, Rosaria rifiuta le avance di Carmelo perché, spiantato com'è, Assunta vorrebbe un partito migliore per la figlia, e il partito ci sarebbe pure: si chiama Umberto, un nobiluomo dissoluto ed inetto. Sconvolto dal rifiuto, Carmelo decide di prendere in pugno la propria vita e partecipa con successo al concorso per il Corpo forestale dello Stato. Nella scuola forestale viene sottoposto alla ferrea disciplina di un sottufficiale cattivo e frustrato ma, nonostante le angherie e il suicidio del suo compagno Marcello, riesce a superare il corso, venendo assegnato alla guarnigione di Capracotta, sotto il comando dell'irreprensibile maresciallo Arturo. Durante il servizio a Capracotta, Carmelo conosce Lucia, una parrucchiera del posto, che si innamora immediatamente di lui. Carmelo è combattuto, pensa ancora a Rosaria, il suo grande amore non corrisposto: non riesce davvero a dimenticarla. In una scellerata battuta di caccia Umberto provoca un incendio che brucia il bosco e minaccia l'abitato di Capracotta, per cui accorrono le guardie forestali del posto. Umberto muore tra le fiamme ma Carmelo riesce a salvare Rosaria, che il barone aveva portato con sé nel bosco per indurla a capitolare. Adesso Rosaria, tra le braccia del suo eroe salvatore, sa a chi deve concedere il suo cuore. Lucia, intanto, venuta a conoscenza del profondo amore che lega i due, si dispera e va a farsi suora. Finalmente, Carmelo sposa Rosaria. Dopo il viaggio di nozze in Puglia, la coppia si ritrova in una difficile condizione economica finché non vince un ricco montepremi a un gioco a premi; il direttore Eugenio Scalfari (che impersona se stesso) consegna loro la somma e i due vivono felici e contenti nella caserma forestale di Capracotta.
La storia immaginata da Enrico Menduni era questa e se la trovate particolarmente stucchevole, salterete sulla sedia quando leggerete i nomi degli attori proposti nei vari ruoli. Carmelo, il protagonista maschile, sarebbe stato impersonato da Julio Iglesias, sogno erotico della "casalinga di Voghera"; a vestire i panni di Rosaria, la protagonista femminile, sarebbe invece stata Kim Basinger, sogno erotico di chi, come me, è nato negli anni '80. La parte di Assunta, la mamma di Rosaria, era di Katia Ricciarelli (che ritroviamo anche nella odierna fiction sui forestali!), mentre l'immorale Umberto sarebbe dovuto essere Gigi Sabani. Abbiamo poi Pippo Franco nei panni del sadico sottufficiale del corso forestale, Ricky Tognazzi in quelli del suicida Marcello ed Enrico Montesano in quelli di Arturo, il probo maresciallo di Capracotta. Infine c'è Lucia, la parrucchiera innamorata di Carmelo, la cui parte spettava alla biondissima Raffaella Carrà.
Provate per un attimo a immaginare sullo schermo del vostro televisore una fiction del genere, ambientata nel nostro adorato paese, e ditemi cosa provate: disgusto, divertimento od orgoglio?
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. II, Youcanprint, Tricase 2017;
E. Menduni, Cuori nel bosco, in «Panorama», XXVI:1139, Milano, 14 febbraio 1988.