La tabaccheria D'Acchille, la tabaccheria n. 1 di San Salvo, non è solo un'attività commerciale, ma una delle memorie storiche della nostra città.
Mario D'Acchille rilevò la licenza della tabaccheria, da «quelli di Capracotta», nel 1960. Aveva aperto a soli 18 anni con il fratello un frantoio su corso Garibaldi, negli anni in cui la città praticamente finiva con la fine del corso. A 25 decise di rilevare la licenza del tabacchino che allora sorgeva sul muraglione di corso Umberto, la tabaccheria n. 1 di San Salvo.
Dopo pochi giorni sposò Anna Maria Sterlicchi, teramana, nipote del comandante della stazione dei Carabinieri, che allora sorgeva anch'essa sul corso.
La famiglia D'Acchille crebbe con la città, da avamposto di periferia si trasformò, negli anni '80, diventando centrale rispetto alla "zona nuova", quella che divenne la 167. Sansalvesi e "forestieri" passavano dalla tabaccheria da Mario e Anna Maria, raccontando le loro storie, le storie di un paese che si stava anno dopo anno trasformando in città e segnavano i legami tra chi c'era e chi arrivava.
Sandra, la figlia, dopo gli studi, ha continuato a lavorare nell'attività di famiglia. Ancora oggi, se ti fermi a fare due chiacchiere, è grazie a loro che riesci a conoscere le storie delle famiglie storiche, di quelli nati sansalvesi e quelli che questa città la sentono loro per averci investito il loro presente e il loro futuro.
Un avamposto che è memoria storica, che è punto di osservazione di una città che cambia, che continua a resistere su un corso che da crocevia, si è piano piano svuotato, anticipando ciò che sarebbe accaduto al resto del centro della città.
Antonia Schiavarelli
Fonte: https://www.sansalvo.net/, 12 novembre 2016.