C'è chi inizia a sudare nonostante che ci siano tre gradi sotto lo zero. C'è chi si guarda intorno e chiama un taxi anche se si trova a Pietracamela o Capracotta. C'è chi inventa mete esotiche e poi si riempie di lampade durante i giorni precedenti e successivi. C'è chi critica ogni anno l'abbronzatura di Carlo Conti... tutto ma non rispondere alla... domanda delle domande "Che cosa fai a Capodanno?". C'è chi la spara grossa, parlando di una fantomatica festa in Villa di amici, aprendosi al rischio delle seconde e terze domande più temute "Possiamo venire anche noi? Possiamo portare qualcuno?". C'è chi fa il somelier e porta il vino imbustato tanto sono tutti uguali. C'è chi in realtà è single e non ha voglia di uscire e che parla di un incontro a due e pubblica su facebook la classica tavola di mostra romantica. C'è chi è in crisi ma come fai a non trascorrere il Capodanno insieme e che in realtà si lasceranno il primo Gennaio a sera. C'è chi è in coppia e ha programmato un fine settimana da sogno, pieno di lucette, cioccolata, rum agricolo di 60 anni, lenzuola abbinate all'intimo, candele soffuse, sapone in tinta con le candele e gli asgiugamanini, che si lasceranno nel pomeriggio del primo Gennaio. C'è chi si lascerà alla mezzanotte con un bacio sbagliato. C'è chi era troppo ubriaco ma ti ama da morire. C'è chi ha studiato Kant e Aristotele e ti risponde chiedendoti il motivo del festeggiamento, dell'inizio e della fine. C'è chi è sempre in ritardo e che si vanta di decidere all'ultimo secondo, quello che ti chiama alle 23 e 30, che sta arrivando, di aprire il portone, che ti fa sentire come l'ultima scelta. C'è chi per paura di replicare un altro Natale in famiglia e parenti, s'inventa un figlio sconosciuto. C'è chi è disoccupato da 20 anni e racconta, con tanto di sorrisi e urla, di un'incredibile opportunità lavorativa. C'è chi acquista tanti botti da fronteggiare una guerra e che parla durante l'anno di pace, amore, ambiente, fratellanza. C'è chi come molti, i botti li sentono durante l'anno, tra Equitalia e nuove tasse e che sventolano bandiera bianca. C'è chi la Caritas è aperta e in fondo quella panchina non è esposta a vento. C'è chi è in cerca della domanda, chi è contento di lavorare e di poter far sentire tutti in colpa. C'è chi ti parla della crisi mondiale. C'è chi invoca una seduta spiritica con tanti buoni auspici. C'è chi come il politico democristiano si programma l'anno nuovo, sulla sua agendona di pelle umana, per presenziare ad eventuali e futuribili matrimoni, funerali, comunioni, battesimi e cresime. C'è chi ha paura dell'Isis perchè il Corano che aveva letto in uscita domenicale in Edicola sarebbe contrario tra un meridiano e un parallelo. C'è chi ha sentito Papa Francesco vietare di fare festa con prodotti non acquistati in saldi. C'è chi ha disdetto all'ultimo momento per il solito lutto della nonna. C'è chi è più furbo e disdice all'ultimo momento per la caduta della nonna. Morirà il prossimo capodanno. C'è chi non ha una nonna. C'è chi va a prendere la nonna a una festa. Queste nonne. C'è chi si coccola. C'è chi coccola il proprio animale domestico. C'è chi ha scoperto l'acqua calda e deve mostrarla in un convegno. C'è chi viene guardato male perchè vuole iniziare la lettura di un libro. C'è chi afferma risoluto e deciso che farà esattamente quello che ha fatto l'anno scorso. C'è chi deve cambiare l'acqua al pesce. C'è chi non ha nulla da mettersi. C'è chi ha iniziato ad ascoltare musica da camera. C'è chi ha vissuto troppo e ora ha voglia di riposare. C'è chi ha fatto già tutto e ora tocca a voi altri. C'è chi si è dichiarato prigioniero politico e si è arreso. C'è chi ti guarda con l'occhio furbetto e si sistema sotto le coperte... C'è chi ti dice addio, a te e all'Italia. In cerca di un lavoro e di civiltà. Che cosa fai a capodanno? Sopravvivo... al capodanno.
Voi?
Giancarlo Falconi
Fonte: https://iduepunti.it/, 26 dicembre 2015.