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Donato Impicciatore, una vita nel commercio


Donato Impicciatore alla Confcommercio di Chieti.

Di attendere che le ore passino inesorabili, magari seduto su una poltrona a guardare la televisione, Donato Impicciatore non ne vuol sapere. A 98 anni compiuti, dopo una vita passata nel commercio, adesso la sua passione è l'orto. Lo scorso anno ha prodotto pomodori, agli, fave, piselli, broccoletti, peperoncini dolci e piccanti, finocchi, cicoria, cavolfiori, ceci.

«Cinque anni fa» racconta mentre programma la nuova stagione di semina «il medico mi aveva detto che dovevo fare del movimento, così ho cominciato a coltivare il mio orto riuscendo a perdere 30 chili e producendo prodotti sani». Impicciatore continua a stupire parenti e amici per la sua forza di volontà e lucidità mentale. Cavaliere della Repubblica e medaglia d'oro della Camera del commercio per l'attività politica sindacale svolta per 33 anni come presidente di 50 & più Fenacom (Federazione nazionale degli anziani del commercio) della provincia di Chieti ha passato la vita nel commercio. Il padre, piccolo coltivatore di Perano, lo lasciava da solo, a 12 anni, a Capracotta, durante l'estate, per vendere la frutta; a 15 anni la prima di una serie d'intraprendenze: «Con un carretto vendevo la frutta da Gamberale a Capracotta. Poi, a 20 anni, ad Ateleta, ho messo su un centro di raccolta delle uova».

La guerra azzera tutto. «Insieme a mio fratello Valentino abbiamo cominciato a commerciare prodotti vitivinicoli che compravamo sia nella nostra regione sia in Puglia per rivendere nei paesi vicini».

I primi passi furono fatti da Perano a Quadri, poi Castel di Sangro e Isernia e quindi il salto dell'Appennino: Rionero, Cerro al Volturno, Cassino. Quindi i Paesi esteri: «Siamo stati i primi a esportare il Montepulciano in Svizzera cercando sempre di trovare nuovi mercati». Oltre al lavoro c'è stato anche l'impegno nel sociale che l'ha portato a essere uno dei promotori, nel 1962, dell'istituzione della Cassa mutua dei commercianti nella provincia di Chieti.

«Ai miei nipoti suggerisco di lavorare sodo con fiducia, ottimismo e lealtà. Con questi principi il mondo andrà avanti».


Matteo Del Nobile

 

Fonte: https://www.ilcentro.it/, 14 febbraio 2013.

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