Il profilo in bianco ritagliato è quello di Quirino Leoni (1828-1897), pittore, poeta e copista nella Roma papalina alle prese con la Breccia di Porta Pia. Cattolico e liberale, Leoni fu esiliato dallo Stato pontificio nel 1863 perché membro attivo del Comitato nazionale romano, di cui facevano parte «persone rispettabili e stimate», esponenti dell'alta borghesia cittadina e mercanti di campagna dalle infiammate idee mazziniane.
Quel volto ritagliato, dicevo, è opera di Emma Simonetti, cantante, pianista, artista a tutto tondo che nel 1896 aveva sposato l'archeologo Lucio Mariani. Cresciuta in una famiglia di artisti e madre di altrettanti uomini d'arte e d'intelletto (tra cui lo storico dell'arte Valerio Mariani e la bibliotecaria Lucilla Mariani), la Simonetti realizzò il profilo di Quirino Leoni nel 1900 e lo fece a Capracotta, la stazione climatica nella quale confluiva la crema della borghesia e dell'aristocrazia romana e napoletana. Quel ritaglio autografato dalla Simonetti è diventato, assieme a tanti altri, un oggetto d'antiquariato che non è difficile reperire sui siti di aste online.
Probabilmente Emma Simonetti Mariani ritagliò il profilo di Quirino Leoni, tipicamente primonovecentesco, sulla base d'una stampa che aveva trovato a Capracotta o che aveva portato con sé in vacanza. Il fine era forse quello di utilizzarlo in futuro per eventuali copertine a mo' di sovrimpressione, tecnica antesignana del moderno fotomontaggio.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
Amici dei Musei di Roma, Bollettino dei musei comunali di Roma, vol. XXX, Gangemi, Roma 2016;
C. Hugo, Rome en 1886: les choses et les gens, Imp. Nationale, Paris 1886;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;
T. Sacchi Lodispoto e S. Spinazzè, Attilio Simonetti. Pittore alla moda e antiquario a Roma: 1843-1925, Berardi, Roma 2019;
M. E. Tittoni, Protagonisti del Risorgimento a Roma. Aristocratici e mercanti di campagna, in AA.VV., Il Risorgimento dei romani. Fotografie dal 1849 al 1870, Gangemi, Roma 2011.