Un'altra grande categoria di vegetali, quella dei Licheni, attira l'attenzione del botanico; e quassù i Licheni pare abbiano nel loro insieme qualche cosa non osservata altrove:
De l'aurore au couchant, parcourons l'univers,
tous des divers climats, ont des Lichens divers.
I Licheni, risultato della simbiosi di speciali ascofiti con alghe, vivono sulle rupi brulle, sul suolo arido, tra i muschi, sui sassi; i tronchi e i rami degli alberi ne sono coperti, tanto che una volta si dubitava dovessero soffrirne e si cercavano i mezzi per combatterli. Qui essi si estendono in forma leprosa, in croste, in grumi gelatinosi; lì sono fogliacei irregolari, mollicci, coriacei; ora a forma d'imbuto, ora in filamenti lunghi e sottili pensolanti dagli alberi. Sempre numerosi e abbondanti, ciò che spiega l'interesse di tanti biologi, di tanti chimici per lo studio di queste piante, non solo a scopo scientifico, ma anche industriale ed economico.
Sin dal 1786 l'Accademia di Scienze, Lettere ed Arti di Lione bandiva un concorso a premio per la migliore opera sull'utilità dei licheni nella medicina e nelle arti.
D'allora i lavori sui licheni si sono moltiplicati di anno in anno: ora sono numerosissimi e la bibliografia è vastissima.
Molti sono i principii immediati estratti dai licheni: di soli acidi se ne sono ricavati una cinquantina, oltre la lichenina e tante altre sostanze tra cui molti colori.
Ed è strana la vita di questi esseri simbiotici: durante la està quando quassù i fiori sbocciano, essi sono come morti, sono secchi friabili. Viene l'autunno, mentre le altre piante si assopiscono pel ritmo invernale o muoiono, essi riattivano rapidamente la loro vitalità, si sviluppano in tutto il loro vigore e fruttificano.
Una pioggia di està li desta alla vita attiva subito, ma, subito eliminando l'acqua, ritornano ad assopirsi se le piogge non continuano. Ciò permette ad essi di vivere sotto tutti i climi.
La facilità singolare di riproduzione permette a queste piante di diffondersi largamente. Vivono le une accanto alle altre le varie specie in associazioni numerose, anche su pochi cm. quadrati di superficie, ma senza confondersi le une colle altre. Anzi una linea quasi sempre di demarcazione netta divide i licheni vicini.
Taluni sono bianchi, altri gialli od aurati, rossi, grigi, verdi, cerulei con tutte le sfumature tra una tinta e l'altra, tinte poi che mutano di tempo in tempo colle stagioni.
Ed io raccolsi sui monti e nei boschi silenziosi di Capracotta e di Pescopennataro un certo numero di licheni, li ho studiati, e qui ne riporto l'elenco.
Lichenes
Collema melaneum Acharius - Sulle rupi calcaree, comune tra Pescopennataro e Capracotta, Monte Ciglione (1.400 m.)
C. jacobeaefolium (Schrank) Koerber - Colla forma tipica.
Synechoblastus vespertilio (Trevisan) Koerber - Sui tronchi di Faggio e di Abete; Bosco Soprano, boschi di Capracotta, Monte Campo fino a 1.690 m. sul mare.
Leptogium hildebrandii (Garovaglio) Nylander - Sui tronchi dei faggi e degli abeti nei boschi di Pescopennataro e di Capracotta, Canalicchio, Pietrastretta, 1.300-1.400 m.
Usnea articulata Hoffmann - Sugli abeti, sui ginepri, nei boschi presso Pescopennataro tra 1.000 e 1.400 m.
U. plicata Hoffmann - Sui tronchi e sui rami degli abeti di Bosco Soprano 1.200-1.400 m.
Bryopogon jubatum (Acharius) Koeber - Sui rami e sui tronchi degli abeti, S. Luca, Canalicchio, tra 1.200-1.400 m.
B. implexum Acharius - Sui tronchi dei vecchi alberi, qua e là sui sassi muscosi, boschi di Canalicchio, Morgia.
B. canum Acharius - Qua e là col tipo sui rami e sui tronchi degli abeti tra 1.200 e 1.400 m.
Evernia furfuracea Fries E. - Sui tronchi degli abeti delle querce e dei faggi nei boschi di Capracotta, Bosco Soprano di Pescopennataro, sui faggi di Monte Campo a 1.200-1.690 m. sul mare.
Ervenia prunastri Acharius - Sui tronchi degli abeti nel bosco di Pietrastretta, S. Luca.
E. divaricata Acharius - Sugli abeti di Bosco Soprano tra 1.200 e 1.400 m. e nel bosco di S. Angelo di Pesco.
Ramalina calicaris Fries E. - Sui tronchi degli abeti e dei ginepri a Terracinina, Canalicchio, Capracotta, da 1.200 a 1.400 m., comune.
R. subfastigiata Nylander - Col tipo sui tronchi dei vecchi abeti nei boschi di Pescopennataro e di Capracotta 1.100-1.400 m.
R. fastigiata Acharius - Sugli abeti, sui tronchi e sui rami, nei boschi di S. Angelo di Pesco, di Capracotta e nel Bosco Soprano 1.000-1.400 m.
R. pusilla Fries E. - Sui tronchi degli abeti e dei ginepri, nel Bosco Soprano, a Canalicchio da 1.100 a 1.300 m.
R. fraxinea Acharius - Colla precedente sui tronchi degli abeti nei boschi intorno a Pescopennataro, S. Luca, 1.200-1.300 m.
R. calicariformis Nylander - Sui tronchi e sui rami di abete nei boschi di Capracotta.
R. farinacea Acharius - Sui vecchi tronchi di abete e di faggio nei boschi di Pescopennataro, Canalicchio, Monte Ciglione, Monte Campo, 1.200-1.690 m. sul mare.
Nephromium tomentosum (Hoffmann) Nylander - Sui tronchi degli abeti e dei faggi e sul terreno muscoso, Canalicchio, Monte Ciglione, Bosco Soprano; 1.200-1.300 m.
N. rameum Schaerer - Sui vecchi tronchi degli abeti, delle querce e dei faggi e sul suolo ruprestre muscoso; Pietrastretta, Terracinina, Monte Ciglione, S. Luca, boschi di Capracotta; Monte Campo, m. 1.690 sul mare.
Peltigera rufescens (Weiss) Hoffmann - Sul suolo umoso tra i muschi, sulle rupi e sui tronchi degli abeti; a Capracotta, Canalicchio, S. Luca.
P. scutata (Dikson) Tuchermann - Sui tronchi muscosi dei vecchi abeti e delle querce; Bosco Soprano, Canalicchio, Capracotta; 1.200-1.400 m.
P. canina H. - Sulla terra muscosa e sulle rupi di Monte Campo, S. Luca, Capracotta; sui tronchi degli abeti nei boschi a Canalicchio, Morgia.
Lobaria pulmonacea (L.) Hoffmann - Sui tronchi degli abeti nei boschi di Pescopennataro, S. Luca, Scurdareccia, 1.200-1.300 m.
Parmelia tiliacea (Hoffmann) Acharius - Sui tronchi e sui rami degli abeti, sulle rupi tra Pescopennataro e Capracotta.
P. saxatilis (L.) Acharius - Sui tronchi degli abeti, sui sassi; Canalicchio, S. Angelo del Pesco, boschi di Capracotta.
P. sulcata (Taylor) Nylander - Sui tronchi degli abeti e dei ginepri, sui sassi nei dintorni di Pescopennataro, nel Bosco Soprano; 1.200-1.400 m.
P. acetabulum (Necker) Duby - Sui tronchi degli abeti e delle querce nel Bosco Soprano, Capracotta 1.100-1.400 m. sul mare.
P. exasperata De Notaris - Nei boschi sui tronchi di abete, di quercia, di faggio; faggeta di Capracotta, abetina di Pescopennataro; 1.200-1.400 m.
P. physodes (L.) Acharius - Sui tronchi di abete, nei boschi intorno a Pescopennataro, Pietrastretta, Canalicchio, 1.200-1.400 m.
P. tubulosa Schaerer - Col tipo nei boschi di Pescopennataro e di Capracotta sui tronchi e sui rami degli abeti; 1.200-1.400 m. sul mare.
Anaptychia ciliaris (L.) Koeber - Sui tronchi degli abeti e delle querce, sui sassi e sul suolo muscoso tra Pescopennataro e Capracotta; 1.200-1.400 m. sul mare.
A. crinalis (Schleicher) Schaerer - Sui tronchi degli abeti e delle querce nei dintorni di Pescopennataro, Canalicchio, S. Luca 1.200-1.300 m.
Physcia pulverulenta (Schreber) Fries E. - Sui tronchi degli abeti, delle querce e dei faggi, Capracotta, Pescopennataro, S. Angelo del Pesco.
P. venusta (Acharius) Nylander - Sui tronchi dei faggi e degli abeti; Canalicchio, faggeta di Monte Carovilli, boschi di Capracotta 1.000-1.400 m. sul mare; Monte Campo m. 1.690; Monte Capraro m. 1.720.
Pannaria coeruleo-badia Massalongo - Sui tronchi degli abeti e dei faggi nei boschi di Capracotta e di Pescopennataro; 1.200-1.400 m. sul mare.
Lecanora subfusca Acharius - Sui tronchi degli abeti, sui faggi nei boschi tra Pescopennataro e Capracotta; 1.200-1.400 m. sul mare.
L. chlarona Acharius - Sui tronchi degli abeti, Canalicchio, S. Luca, Pietrastretta, Capracotta; 1.200-1.400 m.
L. angulosa Acharius - Sui faggi di Capracotta a 1.400 m. sul mare, faggetto Cannavinello.
Pertusaria amara Acharius - Sui tronchi e sui rami degli abeti nel Bosco Soprano di Pescopennataro.
P. communis De Candolle - Sui tronchi degli abeti, Canalicchio, Pietrastretta, Monte Ciglione 1.200-1.300 m.
Cladonia pungens Floerke - Sul suolo arido, Monte Ciglione, Pescopennataro, Capracotta.
C. degenerans (Floerke) Sprengel - Suolo muscoso; Canalicchio, Monte Ciglione, Capracotta.
C. lepidota (Acharius) Nylander - Sulla terra muscosa, nei dintorni di Pescopennataro e su Monte Campo a m. 1.690 sul mare.
C. pyxidata Fries E. - Sul suolo, sui sassi, sui muri, sui tronchi muscosi; Capracotta, Monte Capraro, M. Campo, Canalicchio; 1.200-1.720 m. sul mare.
C. pocillum (Acharius) Floerke - Col tipo nei boschi di Capracotta, sul suolo e sulle rocce muscose; Canalicchio, Cannavinello, Monte Ciglione.
C. fimbriata Fries E. - Sui tronchi, sui sassi, sul suolo muscoso; Pescopennataro nei boschi.
C. prolifera Floerke - Col tipo nei boschi di Pescopennataro.
C. abortiva (Floerke) Acharius - Sui vecchi tronchi di abete e di faggio, sul legno in disfacimento, sulla terra e sulle rupi muscose; Monte Campo 1.690 m.; Monte Capraro m. 1.720; Bosco Soprano, faggeta di Capracotta 1.400 m.
C. alcicornis Fries E. - Sul suolo arido muscoso nei dintorni di Pescopennataro e sul Monte Capraro m. 1.720 sul mare.
Lecidella enterolenca Acharius - Sui tronchi degli abeti nei boschi intorno a Pescopennataro.
L. rugulosa Schaerer - Sul tronco degli abeti e dei faggi nei boschi di Capracotta e di Pescopennataro.
L. euphorea Schaerer - Sui tronchi degli abeti e dei faggi; Canalicchio, Capracotta, Monte Carovilli.
L. microcarpa (Massalongo) - Sui tronchi annosi dei faggi nel bosco di Capracotta e di Cannavinello.
Giacomo Albo
Fonte: G. Albo, Un'escursione in montagna: Pescopennataro-Capracotta, Maltese Abela, Modica 1919.