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L'evoluzione della pista per lo sci di fondo di Prato Gentile


Manifestazione sportiva a Prato Gentile nel 2015 (foto: A. V. Monaco).

Recentemente, sfogliando alcune pagine della stampa sportiva di qualche anno fa, è capitato di rileggere, con un pizzico di commosso orgoglio tipico dei capracottesi, dalla "Gazzetta dello Sportivo" datata venerdì 17 febbraio 1995 una recensione che citava fra i «ventitré grandi anelli italiani» per lo sci di fondo qualificati come «le più belle, conosciute ed attrezzate piste» anche quella di Prato Gentile di Capracotta.

È venuto allora spontaneo ripercorrere in breve la storia della pista stessa dalla sua origine, sino alla sua più recente evoluzione.

Come a molti già noto, l'attività sciistica in Capracotta, ufficialmente riconosciuta, risale a quasi un secolo fa e, precisamente, al 1914, anno di fondazione del locale Sci Club. Sino all'immediato secondo dopoguerra, la pista di Prato Gentile - il cui tracciato era peraltro limitato al solo periplo del pianoro - fu utilizzata prevalentemente a scopi amatoriali. In effetti le gare di fondo dell'epoca si svolgevano, utilizzando la tecnica detta allora del "passo alternato" (l'attuale tecnica classica), su piste ricadenti in modo spesso casuale su terreni circostanti l'abitato quali, ricorrentemente, la zona della Guardata e quella delle Fossate. La larghezza di tali piste, alla cui battitura provvedevano, senza l'aiuto di altri mezzi che non fossero le proprie gambe, soltanto solerti appassionati, era appena sufficiente al passaggio di un solo sci.

La svolta decisiva per il conseguimento di una pista razionalmente concepita che possedesse appropriati requisiti plano-altimetrici, si ebbe intorno agli anni '60 in concomitanza dell'avvio dello sviluppo della rete stradale della zona e dell'uso dei mezzi di trasporto. In effetti, costruito dall'Amministrazione Provinciale di Isernia il tronco di strada per Prato Gentile con l'annesso omonimo rifugio, fu possibile realizzare, partendo dalla pista embrionale dell'anteguerra, una struttura di tipo stabile conformata ai primi standard tecnici ufficialmente fissati dagli organi federali sportivi nazionali (F.I.S.I.).

Si conseguì, in uno scenario naturale di incomparabile bellezza, la pista - base di quella attuale - costituita da due anelli consecutivi interamente sviluppatinsi nel bosco, posti a valle ed a monte del pianoro di Prato Gentile, ciascuno della lunghezza di circa 5 km., con una larghezza che, originariamente pari a circa 3-4 metri, fu successivamente aumentata a 4-6 metri in modo da consentire l'impiego della tecnica del passo pattinato, altrimenti definito skating, che nel frattempo cominciava a diffondersi anche nel settore dello sci agonistico.

La pista fu intitolata a Mario Di Nucci per onorarne la memoria quale valente fondista della squadra olimpica italiana.

Negli anni a seguire, completata la strada provinciale per Pescopennataro, di pari passo con il continuo sviluppo dei trasporti, la pista, grazie anche ad ulteriori e periodici interventi migliorativi, spesso attuati senza particolari risorse finanziarie in virtù dell'abnegazione di molti paesani accomunati dalla passione per lo sci di fondo, ha acquisito una significativa connotazione destando un interesse sempre crescente, presso i vari club del Centro-sud e presso la stessa F.I.S.I. come testimoniato, fra l'altro, dalle prime gare nazionali di apprezzabile importanza (Coppa "E. Angelaccio" e Coppa "Comune di Capracotta") in calendario ogni anno e che vantavano la nutrita partecipazione anche di atleti di primo piano appartenenti, generalmente, ai gruppi militari dei Carabinieri, delle Fiamme Oro, delle Fiamme Gialle, dell'Esercito e della Forestale. È d'obbligo ricordare lo svolgimento nel febbraio 1974, in occasione delle celebrazioni del 70° anniversario della fondazione dello Sci Club Capracotta, del Campionato Italiano Assoluto Aspiranti ed Allievi che videro la partecipazione di campioni in erba quali Silvio Fauner e Stefania Belmondo.

Successivamente, agli inizi degli anni '90, in dipendenza di nuove esigenze conseguenti essenzialmente all'istituzione di particolari ed importanti trofei a svolgimento stagionale (Coppa Italia, Coppa Europa, Coppa del Mondo ) il mondo dello sci di fondo ha subito notevoli innovazioni delle quali le più rilevanti, codificate dalle federazioni sportive nazionale ed internazionale (F.I.S.I. e F.I.S.), riguardano la ridefinizione e la riclassificazione delle gare ufficiali, nonché la codificazione degli standard tecnici per l'omologazione delle piste e le norme di riferimento per la organizzazione e lo svolgimento di ogni manifestazione agonistica.

La ripercussione in ambito locale di tali notevoli trasformazioni fu inevitabile e pressocché immediata. Fortunatamente si presentò in quel periodo la favorevolissima occasione, propiziata e subito colta grazie alla solerte ed illuminata iniziativa dei locali, di vedersi assegnare dalla F.I.S.I. e, quindi, di poter organizzare lo svolgimento a Prato Gentile di una edizione dei Campionati Italiani Assoluti per lo Sci di Fondo.

Nella consapevolezza che tale insperabile evento, al di là della sua straordinaria rilevanza sportiva, potesse costituire la chiave di svolta decisiva anche per lo sviluppo socio-economico dell'Alto Molise, con estrema solerzia, fu attivata ogni possibile e sinergica azione che consentisse la tempestiva attuazione degli interventi occorrenti per l'adeguamento tecnico della pista e delle opere connesse, nonché per assicurare l'operatività della "macchina" organizzativa.

Definiti i programmi ed i progetti furono puntualmente disposte le necessarie risorse finanziarie e nei tempi preventivati si conseguì la disponibilità di un organico complesso sciistico, articolato essenzialmente nei due tradizionali anelli di valle e di monte, ciascuno della lunghezza variabile sino al massimo di 7,5 km., in grado di assicurare l’individuazione di circuiti di gara da 5 km. sino a 50 km. Del tutto innovativa fu la realizzazione, all'interno del pianoro di Prato Gentile, dello stadio del fondo. Tale struttura, attrezzata con le necessarie installazioni funzionali fisse o mobili (aree per partenza ed arrivo gare con rispettive zone per la punzonatura ed il controllo degli sci, zona di cambio per le gare a squadre di staffetta, postazioni per giuria, cronometraggio, unità sanitaria, stampa, speaker, attrezzature logistiche varie per ristoro atleti, spogliatoi, servizi igienici, tribune pubblico e vip) fu concepita in ordine alla irrinunciabile esigenza di consentire per ogni gara, con percorrenza a più giri dei rispettivi circuiti, ripetuti passaggi nello stadio a tutto vantaggio della spettacolarità delle gare stesse.

Come molti ricorderanno, i citati campionati si svolsero, con entusiastico successo, fra il 28 gennaio ed 2 febbraio del 1997 e videro la partecipazione dei più validi atleti italiani del momento quali, per citarne solo i più noti, Silvio Fauner, Marco Albarello e Cristian Zorzi fra gli uomini e Manuela Di Centa, Stefania Belmondo e Gabriella Paruzzi fra le donne.

Infine, negli anni più recenti, nell'ambito agonistico dello sci di fondo, sono intervenuti ancora una volta nuovi e rilevanti cambiamenti ed, in particolare, una ulteriore ridefinizione dei requisiti tecnico-funzionali delle piste e dei relativi stadi.

In ordine a tali innovazioni, anche per il comprensorio di Prato Gentile sin dallo scorso anno, sopratutto nell'ottica di poter consolidare per il futuro l'aspirazione a candidarsi all'assegnazione di eventi agonistici di interesse internazionale, è stata avviata l'iniziativa per conseguire l'aggiornamento dei circuiti della pista Mario Di Nucci interessando anzitutto, al riguardo, l'apposito rilascio delle indispensabili omologazioni.

Alcune carenze dei tracciati delle piste in relazione ai citati nuovi standard plano-altimetrici (format-gara) richiesti per la omologazione federale nazionale (F.I.S.I.) ed internazionale (F.I.S.) sono state, in effetti, evidenziate già dai primi sopralluoghi effettuati nello scorso mese di febbraio allorché si era alla vigilia della manifestazione internazionale OPA-FIS Coppa Continentale "Kurikkala" in calendario per il 3 e 4 marzo 2007.

Venuto meno tale evento a causa della mancanza del necessario innevamento, si è proceduto al riesame dei parametri plano-altimetrici innanzi citati onde individuare percorsi rispondenti ai requisiti normativi federali.

Le risultanze di tale riscontro, stante le particolari condizioni degli attuali tracciati caratterizzati da salite distanti dallo stadio e spesso con pendenze eccessive non compatibili con il conseguimento degli anelli della lunghezza relativamente corta di km. 2,5-3,33-3,75 attualmente richiesti, hanno evidenziato l'esigenza di dover necessariamente prevede la realizzazione di alcune varianti la cui entità, però, affatto modesta, non comporta interventi onerosi e non induce significativi elementi di impatto sull'ambiente.

La conferma di tale esigenza si è avuta a seguito degli ulteriori, recenti, sopralluoghi effettuati dall'omologatore federale.

In esito a quanto innanzi è definitivamente emerso che, a condizione che vengano realizzate le varianti delle quali si è fatto cenno, saranno omologati per gare di ambito sia nazionale (F.I.S.I ) che internazionale (F.I.S.):

  1. due tracciati della lunghezza di km. 2,5 sviluppantesi indipendentemente l'uno dall'altro, rispettivamente il primo lungo l'anello a valle dello stadio ed il secondo lungo l'anello a monte delle stadio medesimo;

  2. un tracciato da km 5,0 costituito dai precedenti due anzidetti opportunamente interconnessi;

  3. un tracciato della lunghezza di km. 0,45 circa con sviluppo nello stadio e per lo svolgimento di gare "sprint".

L'omologazione delle piste caratterizzate dai tracciati sopra indicati consentirà la realizzazione delle prime gare internazionali (Continental Cup) già in calendario per i giorni 8 e 9 marzo 2008.

In futuro potrà essere richiesta l'estensione dell'omologazione anche a due tracciati da km 3,33 agevolmente conseguibili sia lungo l'anello di valle che lungo quello di monte.

È emersa, altresì, la necessità di provvedere ad interventi complementari ed accessori quali l'allargamento dei tratti in salita a forte pendenza, la realizzazione di alcuni tombini idraulici per la regimazione delle acque di superficie, il miglioramento della percorribilità di alcune curve e la nuova segnaletica sulle piste.

Per quanto riguarda lo stadio, essenzialmente, è stata confermata la sua idoneità al soddisfacente conseguimento, caso per caso, di schemi funzionali regolamentari. La sola rilevante modifica riguarda il rettilineo di fine gara da spostarsi immediatamente in adiacenza alla tribuna del pubblico. È stata verificata e confermata la piena idoneità delle aree dello stadio destinate ai servizi logistico-funzionali (giuria, giudici di gara, direzione di gara e di pista, sicurezza, cronometristi, elaborazione calcoli tempi, spogliatoi, toilets, punzonatura sci, ristoro atleti, speaker, stampa, fotografi, TV, vip, ecc.). Dei citati servizi logistici quelli da svolgere "al coperto" e quelli complementari "fuori campo" (presidio sanitario fisso e mobile, ufficio gare, sala stampa ecc.) possono essere assolti facendo ricorso a locali di tipo permanente od anche - in buona parte - a box prefabbricati da utilizzare all'occorrenza anche in regime di noleggio e da rimuovere successivamente. Riguardo i manufatti esistenti di scavalco delle piste e di sottopasso stradale si è soltanto evidenziata la necessità di provvedere all'allargamento della canna di quello della zona stadio in modo da consentire, alla luce delle nuove esigenze agonistiche, l'agevole transito degli atleti nelle gare, ormai molto frequenti, caratterizzate da partenze in linea (mass start) anziché individuali come per il passato.

A complemento degli interventi emergenti dalle esigenze connesse con l'attività precipuamente sportiva, sono state considerate, altresì, opportune strutture ed attrezzature di svago e di ristoro, anch'esse irrinunciabili per il sostegno e lo sviluppo nel tempo delle condizioni di fruibilità integrata del comprensorio.


Ezio Trotta

 

Fonte: E. Trotta, L'evoluzione della pista per lo sci di fondo di Prato Gentile, in «Voria», II:2, Capracotta, marzo 2008.

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