Diamo ora uno sguardo al Mandamento di Capracotta. Le Scuole maschili non lasciano a desiderare niente, tranne la 1ª elementare, in cui si dovrebbe fare e lavorare di più. Le Scuole femminili vanno benone, e se la prima non vanta una vasta istruzione in persona della Maestra, in lei però si elogia una volontà ferma, la quale riscontra all'energia dell'Amministrazione Comunale ed all'opra indefessa della Commissione di vigilanza, presieduta da quel degno uomo, ed Ispettore Scolastico, signor Filippo Falconi, a cui si deve, se gl'intenti e le disposizioni della Legge sull'istruzione obbligatoria sieno raggiunti ed applicati.
Per S. Pietro Avellana, la Scuola maschile, tenuta dal Maestro Lembo Domenico da Lupara, va bene; non così la femminile, ch'è debole, e richiede miglioramenti.
E se la Scuola maschile di Castel del Giudice dà buoni frutti, l'Amministrazione Comunale l'assecondi di più, e provvegga per la femminile in guisa, che, se l'attuale Maestra, buona madre di famiglia, non può tanto, si alletti qualche giovinetta del luogo, a venire, mercè qualche sussidio della Congrega di Carità e concorso municipale, presso questa Scuola Normale. Si raggiungerebbero due scopi: la Scuola andrebbe, senza spostamenti d'interessi, e si avrebbe un'altra Maestra, nativa del luogo, che rafforzerebbe l'opra della Maestra presente.
Noi esortiamo quel Sindaco a pensarvi, e quel Segretario Municipale, sig. Zaccagnini Ferdinando, a promuovere, secondo il suo risaputo valore, quest'opra tanto progressista.
E per S. Angelo del Pesco, poiché il Maestro, degno uomo e culto, da ben 14 anni dirige quella Scuola, sfornito di titolo legale, noi esortiamo il Regio Provveditore di fargli, a causa di benemerenza e di capacità, tenere il titolo della patente, affinché quel Maestro non si abbia a vedere e sapere nell'eterno provvisorio legale, sebbene moralmente non ne senta il bisogno.
La Scuola femminile di S. Angelo è bene avviata.
Da ultimi per Pescopennataro esortiamo quel Maestro, buon padre di famiglia com'è, a raddoppiare di premure per la sua Scuola, perché proceda regolarmente. Facciamo poi voti, perché a surrogare la Maestra De Francesco Candida, tanto brava, e passata ad insegnare a Penna d'Omo (Chieti), sia prescelta una Maestra, che non interrompa la tradizione tanto soddisfacente di quella Scuola femminile. E per ora basti.
Albino Nobile
Fonte: A. Nobile, Cronaca, in «La Libertà», III:86, Campobasso, 1 novembre 1879.