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Fai come Joe Paglione: segui il cuore e non dimenticare la tua identità


Joseph Paglione
Joe Paglione, presidente degli "Amici della Lingua Italiana".

Quando Joe Paglione, residente nel South Jersey, è stato inserito nella Italian American National Hall of Fame nel 2009, sono stati menzionati tre suoi risultati: il club "Amici della Lingua Italiana", da lui fondato nel 1996 e che oggi conta circa 200 soci; il suo lavoro nelle comunità locali italo-americane; la realizzazione del Monumento all'Emigrante nel suo paese natale, Capracotta.

Questi risultati scaturiscono dal suo eterno ottimismo e dalla sua bontà. «Voglio essere ricordato come una persona a cui importa chi siamo», ha detto.

Paglione, infatti, aveva 13 anni quando iniziò la sua formazione come sarto. Era ancora adolescente quando la famiglia si trasferì dall'Italia nella contea di Burlington e lì rimase con lo zio finché non mise su famiglia.

Dopo dieci anni di lavoro per conto terzi, nel 1968 avviò la propria attività, vendendo e confezionando «di tutto, dalle scarpe ai cappelli». Ora è «abbastanza grande per andare in pensione [ma] mi piace quello che faccio e mi piace essere attivo». Tuttavia ha abbassato i costi, riducendo il negozio da 4.000 piedi quadrati a 500 e limitando le ore di lavoro. Il Joseph Paglione Fine Men's Clothing, a Burlington, è specializzato in abbigliamento personalizzato italiano e americano, oltre ai servizi di sartoria.

Nel 1971 sposò Peggy, «una tedesca-inglese-olandese della Pennsylvania [che] si è italianizzata». I loro due figli e cinque nipoti, più i fratelli e i discendenti, formano oggi una famiglia di ben 101 persone, perlopiù residenti nella zona di Filadelfia.

Sua madre è nata in America, facilitando così la transizione transatlantica, ma nel 1958 «non esisteva la doppia cittadinanza», quindi dovette rinunciare alla cittadinanza italiana per diventare americano. Tuttavia, non rinunciò in alcun modo alla lingua, alla cultura e alle tradizioni italiane.

Il dott. Louis S. Ruvolo, chirurgo di lunga data a Willingboro, disse a Paglione che desiderava che i suoi genitori gli avessero insegnato l'italiano e che voleva imparare la lingua. Nel 1996, col sostegno di Domenico Coceano e di Matteo Cipriano, Paglione fondò allora il club "Amici della Lingua Italiana", incontrandosi inizialmente nelle proprie case una volta al mese per leggere poesie, racconti e per conversare.

Quando il numero dei soci divenne troppo grande per le loro case, il club si trasferì nei ristoranti - tutti italiani, ovviamente -, nei country club e in altre strutture in grado di ospitare i 100 membri che tuttora si riuniscono mensilmente.

«Gli ingredienti stanno funzionando bene ha detto Paglione. Siamo perlopiù adulti a cui piace viaggiare e che amano la lingua, e renderemo il tutto entusiasmante». Le cene di solito includono una presentazione od un relatore, come il politico di Filadelfia Frank Rizzo jr. o la chef televisiva Lidia Bastianich.

Il club lo trovate online qui ed in altre attività, quali concerti occasionali, campionati di bocce e lezioni di lingua italiana.

Le lezioni settimanali di lingua alla Wilbur Watts Intermediate di Burlington sono piuttosto popolari. Vi insegnano quattro nativi italiani: Vera Bonavita Agarwal per la conversazione base, Rosa Marinzoli per i principianti, Anna DeCristofaro per il corso intermedio e Gregorio Candelieri per quello avanzato.

L'iscrizione al club costa $ 25, $ 40 per la coppia e $ 10 per gli studenti. Le lezioni di conversazione di dieci settimane costano $ 85; le altre lezioni costano $ 110 e si svolgono durante buona parte dell'anno scolastico. La quota è comprensiva dell'iscrizione al club.

Pochi anni dopo la fondazione del club, Paglione si ispirò anche a quelle «storie di stenti» che aveva sentito dai parenti più anziani e decise di realizzare un monumento a Capracotta per ricordare tutti gli emigrati «del nostro paese, della nostra regione, chiunque» (Capracotta ha fatto notizia nel 2015 per aver stabilito un record mondiale di 100 pollici di neve in 18 ore).

Nel monumento sono raffigurati un uomo, una donna, due bambini e una valigia «di cartone, come l'aveva mio nonno nel 1903». Circa 75 membri del club sono volati in Italia nel 2007 per l'inaugurazione, la santa messa e la cerimonia di dedicazione.

Prima della pandemia, Paglione tornava in Italia ogni tre anni. Tornato nel South Jersey, è oggi attivo anche nei Knights of Columbus e nel Rotary Club.

Gli "Amici della Lingua Italiana", ovviamente, gli restano nel cuore. Ecco come il club descrive la sua mission: «Mentre la generazione più anziana passa, anche la nostra lingua, cultura e tradizioni passano con loro. La nostra missione è continuare l'educazione e immergere i nostri membri, sia giovani che anziani, in tutta la ricchezza che il nostro patrimonio ha da offrire, in modo che le generazioni future capiscano cosa significa essere italiani».


Ken Mammarella

(trad. di Francesco Mendozzi)

 
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