Il culto della Beata Vergine Maria di Loreto nasce ufficialmente nel 1294. Ma perché a Capracotta è venerata al punto da rappresentarne la festa più sentita? Per rispondere a questa domanda è bene tenere a mente tre ricorrenze liturgiche e altrettanti presupposti teologici.
Il primo evento da considerare è la Natività della Madonna, una festa liturgica ufficiale che ricorda la nascita di Maria e che si celebra l'8 settembre, giorno in cui - come tutti sanno - Capracotta festeggia la Vergine lauretana. Nella tradizione agricola e, se vogliamo, anche in alcuni culti italici, il ricordo della nascita di Maria coinciderebbe col termine dell'estate e dei raccolti. A Capracotta questo momento rappresentava grossomodo la partenza dei primi pastori verso le Puglie per l'annuale transumanza delle greggi.
La seconda ricorrenza da tenere a mente è quella del 15 agosto, giorno dell'Assunzione. La Madonna, infatti, non è mai morta. La teologia ufficiale impone che Maria abbia compiuto un lungo sonno (Dormizione), al termine del quale sia stata assunta in Cielo, al pari del Figlio. La principale chiesa di Capracotta - non è coincidenza - è dedicata proprio alla Madonna «Assumpta est in Cœlo». Fra l'8 settembre e il 15 agosto esiste un lasso temporale di circa un anno, il che lascia presupporre che l'anno contadino-pastorale cominciasse l'8 settembre per terminare il 15 agosto successivo.
Il terzo evento importante è ovviamente quello inerente il Santuario di Loreto, in provincia di Ancona, sorto là dove la mattina del 10 dicembre del 1294 comparve la dimora della Madonna. Leggenda vuole che nella notte gli angeli abbiano trasportato la casa di Maria da Nazareth e «la depositarono in una selva, nel territorio di Recanati, dov'era padrona una gentildonna recanatese, chiamata Loreta», da cui prese il nome la chiesa: Santa Maria di Loreta. È probabile che i capracottesi abbiano anticipato la ricorrenza del 10 dicembre all'8 settembre per motivi eminentemente climatici.
Il più antico documento pubblico capracottese in cui si fa riferimento alla festa in onore della Madonna di Loreto e alla festa dell'Assunta è datato 11 aprile 1671:
Allì 15 d'Agosto ogn'anno l'Università celebra la festività dell'Assunta, ch'è il titolo della Chiesa Matrice e vi si lotta, corre a piedi et a cavallo palijs. A dì 8 di Settembre d'ogn'anno si fà la festa della Natività a spese della Chiesa, sotto il detto titulo di Loreto, e vi si lotta e corre a piedi, et a cavallo, come di sopra, facendovisi come una Fiera, essendone franchi quelli, che vanno à vendere li frutti, dal pagamento si fa al Grassiere, che in ogn'altro tempo è di 1 rotolo di ciasched'una specie di frutti, che vendono.
Emerge così che a Capracotta la festa della Madonna di Loreto fosse ben consolidata già nella seconda metà del XVII secolo e, soprattutto, che la cadenza era annuale, mentre oggi siamo abituati a pensarla con frequenza triennale, un'abitudine nata probabilmente sul finire dell'800 per la penuria di fondi e per la difficoltà oggettiva di richiamare i capracottesi emigrati oltreoceano negli anni della "grande emigrazione". I documenti che possono chiarire la faccenda sono andati perduti quando i Tedeschi, nella loro furia devastatrice, hanno distrutto nel novembre 1943 buona parte degli archivi cittadini. È altrettanto evidente che nel XVII secolo la festa della Madonna di Loreto si teneva in forme simili a quelle attuali, con palio di cavalli, giochi popolari e relativa fiera. Nel tempo i cavalli sono stati sostituiti dai muli - utili alle famiglie che lavoravano sul tratturo - a cui i meno abbienti hanno aggiunto, per simpatia e comodità, «asini cocciuti e indifferenti [e] qualche ronzino».
Si pensi che nel periodo di massima densità demografica, nel 1928, quando «fu celebrato il secondo centenario della consacrazione dell'eremo», parteciparono alla cavalcata oltre duecento cavalli «bardati con coperte di seta, trine, nastrini multicolori»: immaginate quale potesse essere il colpo d'occhio per un ignaro viaggiatore che si fosse ritrovato allora a Capracotta!
Concludo dicendo che la festa della Madonna di Loreto, protettrice volante di tutti i viaggiatori, a Capracotta è nata per benedire i suoi transumanti, la cui partenza per le Puglie era fissata proprio dinanzi al Santuario e si rispetta almeno dal 1634, data impressa sul basamento della statua lignea della Vergine, che leggenda vuole esser un albero sbozzato ma che in realtà è una scultura di grande pregio storico-artistico, simile alla Madonna del Canneto di Roccavivara o alla Madonna del Piano di Molise, entrambe risalenti al XIV secolo, od anche alla cinquecentesca Madonna della Tenerezza di Toro.
È allora possibile che a Capracotta si venerasse la Madonna di Loreto ben prima del 1634? Probabilmente sì. La nostra misteriosa statua, il cui studio verrà presto approfondito da Sebastiano Trotta, è foriera di interrogativi e siamo ancora lontani dallo stabilire una qualche verità storica.
Ci sono cretini che hanno visto la Madonna
e ci sono cretini che non hanno visto la Madonna.
Io sono un cretino che
la Madonna non l'ha vista mai.
Tutto consiste in questo,
vedere la Madonna o non vederla.
[C. Bene, "Nostra Signora dei Turchi", 1968]
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
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