Il toponimo "Pisciarello" è molto diffuso in Italia ed in ogni caso rimanda ad un corso d'acqua di modeste dimensioni ma dotato, essendo alimentato da una sorgente, di una portata costante, tale da consentire il funzionamento di piccoli mulini, il che spiegherebbe il toponimo di Molinella che è stato dato all'area sottostante.
Il Pisciariello (in capr. Pesciariéglie) propriamente detto è la cascata che, dalla vetta di Colle Cornacchia, ricade a valle dopo un salto di diverse decine di metri. È assolutamente imperdibile, in rari momenti dell'anno, la formazione delle cascate di ghiaccio, che regala uno spettacolo pressoché unico in tutto il territorio altomolisano.
A valle della cascata, vieppiù, sorge la omonima Fonte del Pisciariello, la quale raccoglie a sua volta quelle acque che, filtrate dalla terra, erompono da una lunga e poderosa cannella metallica e si riversano in una lunga vasca in cemento restaurata da ultimo il 28 agosto 1973 da P.G.
Bisogna precisare che Capracotta presenta il toponimo "Pisciarello" in altri due luoghi: il primo sta alle estreme propaggini meridionali di Guastra, al di sopra del Verrino, tanto che i casali del territorio di Agnone prendono il nome di "Masserie Pisciarello"; vi era poi una seconda Fonte del Pisciariello in contrada Macchia, segnalata sulle mappe del 1812 ma che non sono ancora riuscito a localizzare con esattezza.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
F. Di Tella, L'oro blu di Capracotta. 100 miniere attive ed esaurite, Capracotta 2021;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016.