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Fonti e sorgenti di Capracotta: il Pilone Vecchio


Pilone Vecchio Capracotta
Il Pilone Vecchio (foto: F. Mendozzi).

Il Pilone Vecchio, a dispetto del nome, non è così vecchio come si potrebbe pensare, visto che è stato realizzato negli anni '50 del secolo scorso. Il termine pilóne, vieppiù, molto utilizzato nel nostro paese, non lo è affatto nel resto d'Italia, dove invece significa tutt'altro. Nel caso capracottese, dunque, esso è l'accrescitivo di pila, una vasca, perlopiù di pietra, destinata a contenere acqua da utilizzare, ad esempio, nella lavatura dei panni.

Ad esser precisi, l'abbeveratoio del Pilone Vecchio si trova nella parte alta e settentrionale della Guardata, in prossimità delle cosiddette Salere, luogo in cui un tempo gli animali - bovini ed ovini - andavano a leccare i blocchetti di sale posti ad integrazione della loro alimentazione.

Le ultime generazioni sono infatti abituate a pensare che la Guardata sia il pascolo per eccellenza dei bovini ma questo non è storicamente ineccepibile poiché, prima della Seconda guerra mondiale, lì brucavano anche le pecore, mentre alle vacche era riservato il declivio e la piana di Monteforte.

Dal punto di vista strutturale, il Pilone Vecchio è costituito da una spalliera in pietra e da un'ampia vasca in cemento su cui, da pochi anni, sono state aggiunte delle guide metalliche che impediscono alle assetate mucche di non accalcarsi e di non gettarsi, letteralmente, in acqua. La cannella della fonte è posta sul lato destro e proviene direttamente dalla sorgente, situata sul retro e protetta da una casetta in cemento armato.


Francesco Mendozzi

 

Bibliografia di riferimento:

  • F. Di Tella, L'oro blu di Capracotta. 100 miniere attive ed esaurite, Capracotta 2021;

  • F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016.

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