Conosci te stesso come in una fucina, forgiati senza permesso
poi in una cucina
insieme ad Efesto prendi un mestolo e mescola il resto,
componi le note sul flauto fatto di canna gentile, fai girare tutte le ruote e purifica il tuo spirito vile, inseriscilo nell'ingranaggio che faranno di te un saggio.
Fuoco di Prometeo che nella nostra fucina ci regala la visione delle stelle segnando il cammino sulla nostra pelle,
tempio di Apollo ricordaci del tuo memento prima che arrivi a noi il sole nel petto e ogni male sia spento.
Venendo dalla magna Grecia, il mio contributo non può essere altrimenti che questo: l'esortazione «Conosci te stesso» (in greco antico γνῶθι σαυτόν, gnōthi sautón, o anche γνῶθι σεαυτόν, gnōthi seautón) è una massima religiosa greco antica iscritta nel tempio di Apollo a Delfi. È con questa frase che voglio iniziare questo piccolo articolo sull'esperienza tra i laboratori della Casa delle Erbe di Capracotta in Molise. La conoscenza alla base di tutto, esperienza che conduce alla conoscenza di sé. L'esperienza con padre Francis mi ha aperto alla visione alchemica degli olii essenziali e delle tinture ed estrazioni, che sono la parte centrale di uno dei temi delle tecniche erboristiche. L'esperienza di conoscenza dei profumi e della loro formulazione con il chimico Gianni Musillo mi ha l'introdotto alla conoscenza che gli antichi chiamavano «spiriti delle piante racchiusi nelle essenze» e nella loro formulazione, come una melodia, un'esperienza coinvolgente e affascinante. Il laboratorio con la dottoressa psicologa Angela Chiavassa mi ha interessato alla conoscenza della mia psiche e di quella del gruppo, grazie anche ad un ballo giocoso, simbolico e rappresentativo, pieno di creatività, usando la tecnica dello psicodramma. Un altro laboratorio che non ho seguito per stanchezza e perché volevo vedere la cascata sotto la casa, invece, era incentrato sui saponi e la loro produzione. Ogni giorno era scandito dalla Sibilla delle erbe Maria Sonia Baldoni con la sua grande conoscenza sulle erbe e la storia del luogo, con cammini di riconoscimento delle erbe, intervallati dalla storia del luogo legata alle piante e ai Sanniti. Sono state giornate intense che mi hanno avvicinato ad un mondo che sentivo già parte del mio cammino, dandogli un suono più amorevole di quanto lo fosse già, citando una frase detta da Maria Sonia che recitava: – Vivi ogni giorno come un appuntamento d'amore. Se volete arricchirvi con questa esperienza che vi legherà al fervore del mondo delle erbe questa è un'occasione ideale che sarà possibile arricchire anche con la visita all'eremo di Sant'Amico, dove un santo eremita ha vissuto secoli fa, a contatto con la natura, dormendo nei tronchi degli alberi, addomesticando lupi, aprendo una fonte dalle rocce della montagna con un vincastro e cibandosi di sole erbe e bacche. Non vi racconto altro sull'affascinante storia di Capracotta e dei dintorni o di altri personaggi importanti come Ildegarda di Bingen su cui vi erudirà Maria Sonia, questo per lasciarvi un po' la sorpresa della scoperta.
Alessandro Leo
Fonte: https://www.facebook.com/, 16 agosto 2021.