È il fratello di Pasquale Venditti (Cellitto). S'è trasferito definitivamente a Capracotta dall'estate del 2003 dopo la morte della moglie. Giacinto, classe 1916, diploma magistrale, studente universitario, in gioventù, alla Facoltà di Lingue, ha vissuto la sua vita a Napoli, ma ha voluto far ritorno alla sua Capracotta per godersi il resto della vita.
È in pensione da molti anni dopo aver lavorato a Napoli all'INAIL come ispettore capo generale del lavoro. Orgoglioso ricorda sempre che al concorso da ispettore, su circa 900 concorrenti, risultò undicesimo, brillando, in particolare agli scritti dove, riferisce, arrivò secondo. Con piacere ricorda l'esperienza lavorativa di quegli anni, che gli consentì di conoscere tutte le realtà produttive campane, dalle più grandi aziende come l'Alfa Sud, l'Aeritalia alle più piccole come gli artigiani della mozzarella di Sant'Anastasia, i produttori di scarpe di Napoli, i manifatturieri di San Giuseppe Vesuviano. Ha svolto il suo lavoro sempre con onestà.
«Con questo lavoro – ha raccontato Giacinto – molti si sono fatti un posizione, ma molti sono finiti male».
Il suo curriculum, però, è ricco di riconoscimenti e di titoli maturati anche in altri ambiti legati alle tante esperienze della sua vita. Durante la Seconda guerra mondiale è stato ufficiale dell'Aeronautica. Nel dopoguerra ha ricoperto importanti cariche legate alla vita militare.
È stato: vicepresidente regionale della Campania delle Associazioni Nazionali A.N.C.R. e A.N.M.I.G.; presidente regionale della Campania della Concentrazione Nazionale Combattenti e Reduci dell'INAIL. È stato decorato di Croce al Merito di Guerra; gli è stato conferito il titolo di Commendatore della Repubblica Italiana e di Guardia d'onore alle Reali Tombe del Pantheon. A tutto questo non poteva mancare il riconoscimento più importante per un uomo nato e cresciuto in montagna: il titolo di Provetto Atleta dello "Sci di Fondo" e della Montagna.
In gioventù, infatti, Giacinto Venditti è stato uno dei primi iscritti allo Sci Club locale e «prese parte – certificò il presidente dello Sci Club, Ottorino Conti nel 1935 – a molte gare sociali, centro meridionali e nazionali, guadagnando dei premi con capacità e zelo».
Giacinto Venditti, oltre a questo, è stato anche una buona penna cimentandosi in recensioni e scritti su personaggi della storia d'Italia come Gabriele D'Annunzio e Amedeo Duca d'Aosta. Ora, nella quiete di Capracotta, speriamo che Giacinto Venditti trovi la serenità e l'ispirazione per aiutarci a ricordare il passato della nostra Capracotta.
Il giorno di Pasqua l'abbiamo incontrato allo Sci Club. Nonostante l'età, conserva ancora l'umorismo pacato e sottile della stirpe dei Venditti e, coniugando la determinazione genetica con i tratti positivi della cultura napoletana, assorbiti in tanti anni vissuti nel capoluogo campano, sfoggia simpatia che gli hanno consentito di conquistare l'affetto e la stima dei capracottesi.
Non ha espresso grande ammirazione per gli uomini illustri di Capracotta del secolo scorso evidenziando che hanno fatto quasi niente per il paese. Ha espresso, invece grande ammirazione per il suo maestro Ottorino Conti, che fu anche il fondatore dello Sci Club di Capracotta e la cui foto esposta nel sodalizio sciistico è stata donata propria da lui allo Sci Club. È orgoglioso del suo passato di sciatore nelle fila dello Sci Club di Capracotta che onorò conquistando importanti posizioni nelle classifiche locali e nazionali dello sci di fondo.
Il commendatore Giacinto Venditti continua a frequentare lo Sci Club e, tra una battuta e l'altra, vive serenamente il suo tempo in compagnia di tutti i capracottesi, giovani e meno giovani.
Bentornato commendatore e auguri di lunghissima vita.
Matteo Di Rienzo
Fonte: M. Di Rienzo, Il diario di Capracotta. Luglio 2004 - Giugno 2005, Capracotta 2005.