L'emozione di partire per la gita a Capracotta è iniziata già il giorno prima, mentre preparavo la valigia: era la mia prima gita di più giorni e l'entusiasmo sprizzava da tutti i pori.
Quando ci siamo ritrovati tutti ai pullman per la partenza eravamo euforici e curiosi di iniziare quest'esperienza. Siamo partiti alle 7:30 e, dopo una breve sosta all'autogrill, siamo arrivati alla Riserva MAB di Montedimezzo, dove la guida ci ha mostrato tutti i particolari di quel luogo fantastico: si tratta di un luogo protetto, esteso per circa 300 ettari, ricco di vegetazione, soprattutto abeti bianchi, faggi e aceri, e caratterizzato da una fauna con splendidi esemplari di gatti selvatici, tassi, volpi, rapaci notturni e diurni, tortore; a volte c'è un ospite particolare, cioè l'orso del Parco Nazionale d'Abruzzo.
Giunti, poi, a Capracotta abbiamo fatto un ricco pranzo per recuperare energie e ripartire di nuovo alla volta del Giardino della Flora Appenninica. È un orto botanico naturale, in cui sono state contate più di cinquecento piante diverse. Tale varietà è dovuta alla presenza di differenti habitat, come i faggeti, i cespuglieti, le praterie, le paludi e gli stagni. A rendere particolarmente suggestivo il paesaggio sono anche qui i faggi e gli abeti bianchi, dei quali ci hanno fatto notare la differenza dai pini: mentre quest’ultimi perdono le pigne, gli abeti bianchi le trattengono, ma si desquamano.
Sono numerose anche le piante grasse, delle quali abbiamo toccato con mano la capacità che hanno di trattenere l'acqua.
Dopo un giro per il centro storico di Capracotta, con le sue piccole stradine e la visita alla Chiesa di Santa Maria Assunta, siamo tornati in albergo, dov'è iniziato il divertimento: la mia camera era bellissima e spaziosa, con un soppalco che la rendeva simile ad una piccola casetta da condividere con le mia amiche. Dopo cena è iniziata la discoteca e abbiamo ballato tutti insieme fino a tardi.
Il giorno dopo siamo partiti per Prato Gentile, dove in un vastissimo prato ci siamo divertiti a fare una gara di orienteering, alla ricerca delle lanterne bianche e arancioni, da segnalare sulla mappa.
Dopo pranzo, siamo andati ad Agnone, dove abbiamo visitato la fonderia di campane Marinelli: visto un video col quale abbiamo capito le varie fasi di realizzazione delle campane, abbiamo ascoltato un magnifico concerto fatto solo con campane di diversa grandezza e suono.
È giunta poi l'ora di ripartire per tornare a Torre del Greco: eravamo tutti un po' dispiaciuti che quella bella esperienza stesse per terminare... passeggiate all'area aperta, giochi, e, soprattutto, l'aver conosciuto le professoresse Anna Cipriano e Maria Teresa Della Gatta, in maniera diversa, non dietro alla cattedra pronte ad interrogarci, ma come mamme, che non ci hanno fatto sentire la mancanza dei nostri genitori.
Grazie mille, professoresse!
Federica Mangone
Fonte: F. Mangone, Una gita fantastica, fra natura e divertimento!, in «Adesso Tocca a Noi», XIX, Torre del Greco, giugno 2016.