Chicago, 21 luglio 1921.
Cara Vecchia Gee, devi avermi pensato uno sporco barbone perché non ho risposto all'impagabile nota tua e di Pudge - ma immagino che la lettera a entrambe vi abbia spiegato come mai. Vi avrei scritto a tutt'e due insieme - ma non posso certo farlo bene - siete sempre divise nella mia mente e oltre tutto ci sono cose da dirvi a entrambe.
Proprio perché mi hai detto che non ti scrivo ti allego una lettera che ti ho scritto un giorno dello scorso febbraio quando mi sentivo giù - così non penserai che ti ho semplicemente lasciato cader di mente.
Immagino che tu voglia sentire tutto quel che c'è da sentire di Hadley - be' il suo soprannome è Hash - è una meravigliosa tennista, la miglior pianista che abbia mai sentito, è in genere un tipino maledettamente in gamba. Nonostante la castrante profezia di un gran matrimonio in autunno a St. Louis gli faremo lo scherzo di sposarci alla Bay in quella piccola chiesetta che hanno lì. E poi ce ne andremo in giro senza far niente per tre settimane e quindi torneremo a Chicago - un appartamento con Kenley Smith - ci staremo fino al primo novembre e poi allez in Italia per un anno o forse due anni. Da quando sono venuto giù da Petoskey sto risparmiando semini e comprando soldi spaghettari e recentemente ho avuto una borsa dalla King e me ne sto abbastanza bene in quel senso. Andremo a Napoli e staremo lì finché non arriverà il caldo della primavera. Suppongo a Capri, e poi negli Abruzzi. Probabilmente Capracotta - c'è un bel torrente per le trote lì - il Sangro - i campi da tennis ed è a 1.200 metri sopra il livello del mare - il posto più bello di cui tu abbia mai sentito. Ho tutte le notizie sui prezzi eccetera dal mio miglior amico, Nick Neroni, che è appena arrivato qui, siamo stati insieme in guerra, e se ne è rimasto un po' con me e mi ha dato tutte le informazioni. Lui tornerà in primavera e ci organizzerà tutto.
Suona mica male, no? Per il matrimonio non abbiamo fissato la data ma sarà ai primi di settembre - intorno alla prima settimana - e naturalmente ci sarai. Non posso invitare moltissima gente perché sposeremo a Nord proprio per evitare tutto quel genere di roba - ma tu verrai, vero? Gli inviti e tutta quella roba lì arriverà nel corso degli umani eventi.
Non vorrai pensare che ho buttato via tutta la gente a cui voglio bene lì a Nord perché quest'inverno non ho scritto. È stato per certi versi un inverno infernale - un paio di volte sono stato anche molto male - ho portato avanti un lavoro di giorno e un altro di notte per farmi più semini - inoltre ho scritto delle cose per conto mio e ho avuto talmente da fare e una tale stanchezza che non ho più scritto una riga se non a Hash per tutto l'inverno.
Adesso ho quello che è un lavoro proprio in gamba - forse faccio uno sbaglio a lasciarlo perdere per andare in Italia - ma ho abbastanza seme da poter durare lì per un paio d'anni - e con quelli potrò scrivere e così avrò la possibilità di arrivare da qualche parte.
Irene Goldstein è stata qui e ci siamo fatti una buona sessione di tennis e dovevo rivederla quando improvvisamente mi hanno ordinato di andare a Est per l'incontro e così sono dovuto partire in fretta e in furia - ho dovuto fare la valigia di corsa e non ho neanche avuto la possibilità di telefonarle. Ho perduto 700 e qualche seme in quella battaglia - il che non ha certo agevolato la mia tranquillità mentale. È stata una buona scommessa a 3-1 però - Carp l'ha dimostrato quando l'ha quasi steso al 2° round. Siamo stati sfortunati - non si è forse fatto male alla mano con quel primo destro che ha piazzato? Ma a che servono i post mortem? Preferirei tu non mi dicessi niente per aver perso i semi - sai - c'è tanta di quella gente che non vede l'ora di saltarti addosso se appena appena gliene dai la possibilità.
Be' cara vecchia fagiolina meglio che smetta - devo scrivere a Useless - ci vedremo a settembre - Irene mi dice che ti stai facendo bellissima - il che non sarebbe una novità - devi essere proprio bella perché lo dica un'altra fanciulla.
Scrivimi, vuoi? E ricordami a tuo Papà e alla Mamma. Vi voglio molto bene a tutti - e tu sai quanto ne voglio a te.
Sempre, Stein.
Ernest Hemingway
(trad. di Francesco Franconeri)
Fonte: E. Hemingway, Lettere: 1917-1961, a cura di C. Baker, trad. it. di F. Franconeri, Mondadori, Milano 1981.