Oggi, come un maggiordomo, mi inchino a presentarVi una pagina che in un modo splendido racconta il sentire di un maestro organista e che mi ha particolarmente colpito.
Il maestro Roberto Rampini è organista, musicologo, musicista, concertista, teorico musicale, matematico, scrittore e tantissime altre cose e mi ha onorato di poter inserire un suo rilevante scritto tra le mie semplici pagine. Il suo sito web è un vulcano in continua eruzione.
Leggiamo allora la sua "polvere di cantoria".
Francesco Di Nardo
Ich bin Organist
Da tempo immemorabile sono qui, il destino mi ha ormai inscindibilmente legato a questo Luogo che è divenuto per me come una seconda casa.
Seduto su una panca aziono una gran quantità di tasti e pedali, ben consapevole che intanto il mondo continua a girare indifferente ad ogni mio sforzo, mentre la luce cambia colore e intensità con il trascorrere delle ore, delle giornate e delle stagioni, fendendo l'aria in modo sempre diverso e suggestivo. Ogni tanto però mi fermo, staccando mani e piedi dallo strumento (e gli occhi dallo spartito) poiché amo anche riempirmi del Silenzio che solo questo Spazio sa infondermi.
I rumori esterni giungono soffocati e indistinti e tendono a scomparire quasi del tutto la domenica mattina, giorno di riposo… ma non per me: solo nelle meritate pause che mi concedo i miei passi misurano in breve la larghezza e la lunghezza di questo Tempio che sembra suggerirmi ad ogni angolo fasti di un mondo ben più austero di quello attuale...
Gli stessi brani, affrontati innumerevoli volte sino allo sfinimento, si rivelano antagonisti troppo forti di un combattimento dagli esiti tuttora incerti… ma io desidero farli miei a tutti i costi, nella speranza di riconsegnarli integri a chi li scrisse prima di ridursi su questa Terra in polvere centinaia e centinaia d'anni or sono: mi piace infatti scrutarli e analizzarli nel modo più scientifico possibile - oltre che musicale - e non è un caso che ad un esame più accurato essi premino i miei sforzi riservandomi ogni volta ulteriori sorprese, quasi come se al computer stessi esplorando il più misterioso dei frattali.
Il tempo volgerà alla fine anche per me e qualcun Altro girerà la mia ultima pagina (e forse neppure allora mi spetteranno gli applausi che ogni concertista segretamente desidera al termine di ogni esecuzione). Questo Luogo è infatti sempre vuoto e chiuso, e gli ultimi echi dei suoni prodotti da migliaia di magiche canne rese sonore da menti ingegnose si disperdono nel nulla dopo aver indugiato un po' tra le volte e la cupola… o forse rifugiandosi in dimensioni irraggiungibili per un essere umano ancora troppo compromesso col tempo!
Anche se poi, vinto dalla stanchezza, chiudo tutto e torno a casa, ringraziando il buon Dio del grande privilegio che in vita mi ha concesso (e del quale mai smetterò d'esserne riconoscente), la mia anima continuerà in realtà a restare qui finché tutto si compirà nel modo più vero e profondo anche per me.
Io sono Organista.
Roberto Rampini
Fonte: www.facebook/librorampini - Tutti i diritti riservati. Cap. 116 tratto dal libro "Piazzale san Lorenzo, Villa Alpina... e altri racconti autobiografici".