Gestire una centrifuga
che si incastra ad ogni giro e urla dentro,
non saprei,
scuote e confonde
mi volto e rivolto
penso di andare via ma intanto mi aggroviglio ancora
finché incastrata tutto intorno stringe
e perdo i sensi.
Apro gli occhi ed è solo calore
ormai irrefrenabile
che fa esistere e rende invincibili,
chiude lo stomaco,
urla ancora deciso ma si scioglie dentro.
Resta melma stregata.
Non nasconde più argini cedevoli,
le ombre si aprono in contorni
netti e scuri,
la verità scoperta sconvolge ma cede anch'essa
davanti a un'incantevole illusione di solidità:
come se un giorno tra questi canali
la tua lingua scavando le ossa potesse rimediare
e dare definizione
tanto da farmi avere stabili sembianze.
Si muove ancora
senza sosta mi stacca dentro
e mi cucio da sola
fino a sigillare tutto
per poi strapparmi in nuove figure
da decifrare, se vuoi.
Sei aria fredda che cambia il tempo,
uccide le sterpe vecchie
e sposta i semi,
a boccate cerco di prenderne più che posso
finché non scenderò giù
a sistemare i miei relitti
e aprire mostre solo per te.
Agata Carnevale
Fonte: https://www.vocidicarta.it/, 16 ottobre 2023.