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Longino, soldato romano di Lanciano



Stella Traynor Moratvska, la scrittrice inglese che ha pubblicato a Gerusalemme, presso la Printing Press dei frati francescani che hanno la cura del Santo Sepolcro, "The Story of Longinus" (La storia di Longino) dice che Cassio Longino apparteneva ad una nobile famiglia di Lanciano, così come avevano riferito anche il Bocache ed il Renzetti e come è stato ampiamente dimostrato dai recentissimi ritrovamenti archeologici nel complesso chiesastico di San Longino / San Legonziano / San Francesco.

Egli era addetto alla casa di Ponzio Pilato dove svolgeva molti compiti di fiducia, sia di carattere militare che civile. Al tempo di Gesù, tenne sempre informato Pilato di tutto ciò che accadeva a Gerusalemme.

Quando seppe che Anna, il sommo sacerdote giudaico, voleva arrestare Gesù, ebbe l'incarico di seguire tutta la vicenda.

Assistette, quindi, all'interrogatorio ed alle violenze fisiche a cui il Nazareno fu sottoposto. Seguì anche il suo trasferimento davanti a Caifa e poi davanti ad Erode. Infine, fu presente al processo giuridicamente valido, davanti a Ponzio Pilato. Insieme ad altri soldati, seguì la Via Crucis, assistette alla crocifissione e, quando si verificò il terremoto, rimase da solo vicino al Crocifisso.

Egli già prima del terremoto, era stato toccato dalla grazia!

Quando vide arrivare i carnefici, che avrebbero dovuto infrangere le ginocchia dei condannati perché se ne potesse ordinare la deposizione, con la lancia toccò appena il costato di Gesù. Aiutò i discepoli, fino al sepolcro; ed assistette alla Resurrezione del Signore. Si congedò dall'esercito, si fece testimone della verità e collaborò con gli Apostoli. Divenne diacono. Ad un certo momento dovette fuggire da Gerusalemme, per le persecuzioni a cui erano sottoposti i cristiani. Tornò a Lanciano, con un paio di commilitoni, a coltivare la sua vigna e a diffondere la parola di Dio. Un giorno, però, su istigazione del Sinedrio, vennero a cercarlo a Lanciano alcuni suoi commilitoni, i quali dovettero eseguire la condanna a morte.

Fu decapitato e la testa fu portata a Gerusalemme a dimostrazione che la sentenza era stata eseguita. I lancianesi, allora, costruirono una chiesa intestata proprio a San Longino, San Legonziano. In quella chiesa, nell'VIII secolo dell'era volgare, si verificò il primo miracolo eucaristico della Cristianità.

Non sono coincidenze prodigiose?


Domenico Policella

 

Fonte: Farmacia del Verde, Lanciano tra storia e leggenda, Lanciano 2000.

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