La filiera di ceri infittita
per la Sua festa
è richiamo di corolle stellari
estatica fiaccolata
su voci di oranti del paese
proteo al Suo sorriso
di Madre.
Ogni cero
un nome una voce un sorriso
un voto una lacrima un grazie.
Ogni fiamma
un cuore una mano
un popolo di cuori e di mani
pellegrino al Suo trono
di Regina iride di pace.
Il silenzio
ascolta sacro la litania
di gioie ed umani affetti
che si rinnovella
nel tempo e si consuma
come ad ogni goccia il lucignolo
e ricrea nuove luci
come ad ogni sospiro l'anima
per la Sua festa.
Pellegrina
per le nostre strade
sulla sagra di desideri in
processione
Te ne ritorni ora
a farTi solitaria nella Tua casa.
Ma visibile
dal portale aperto come arcobaleno
brillerà il Tuo volto invitante
all'occhio di chi passa accanto
e Ti ricerca come figlio
incontro a sua Madre.
Geremia Carugno
Fonte: G. Carugno, L'arcobaleno. Versi per Capracotta, Litterio, Agnone 1993.