La Masseria Campanelli, assieme a quella Di Tella e a quella del Duca, è una delle più antiche case coloniche presenti sul territorio di Capracotta. È situata in località Sotto la Terra, agli estremi lembi del nostro Comune.
Giuseppe Di Rienzo, consulente di viaggi esclusivi, ha organizzato diverse esperienze turistiche di alto livello presso quella masseria, tra querce secolari e vasche in pietra, finché non ha deciso di sottopormi alcune fotografie che ritraggono un bellissimo masso con iscrizione, presente all'interno di detta proprietà Campanelli, una pietra che ha le sembianze d'una stele.
Sulla base dei segni convenzionali per la rappresentazione in mappa delle particelle e delle altre particolarità topografiche, ho subito pensato che si trattasse di un termine di confine, ovvero di simboli incisi su pietra atti a indicare confini territoriali. I termini di proprietà si presentavano infatti con un segno convenzionale apposto sulla bisettrice dell'angolo maggiore fra quelli formati dall'incontro dei confini. Identico segno (sulla bisettrice di uno degli angoli formati dall'incrocio dei limiti di particella) si adoperava per rappresentare i termini che delimitavano le zone soggette a servitù militare, a vincolo forestale o a consorzi.
Le due Y incrociate presenti sulla pietra della Masseria Campanelli potrebbero dunque indicare il termine di confine tra il Comune di Capracotta e quello di Castel del Giudice, la cui esistenza è dovuta all'atavica litigiosità delle popolazioni altomolisane per definire le divisioni demaniali di inizio '800, alcune delle quali estinte, come nel caso di Prato Gentile, ed altre tuttora esistenti, come nel caso di Monte delle Pere, un territorio reclamato tanto da Capracotta quanto da S. Angelo del Pesco ed assegnato temporaneamente a quest'ultimo.
Francesco Mendozzi