Il teodolite, inventato nella seconda metà del Settecento, è uno strumento ottico a cannocchiale per la misurazione degli angoli azimutali e zenitali, utilizzato per rilievi geodetici e topografici. Il teodolite è costituito essenzialmente da una base, un'alidada e da due cerchi graduati, uno orizzontale e uno verticale. La base è dotata di una livella e di viti per regolare la verticalità dell'asse principale dello strumento. L'alidada è montata sulla base in modo da poter ruotare attorno all'asse verticale e a sua volta è munita d'un cannocchiale che ruota su di un asse orizzontale. Con la fine del principio d'autorità aristotelico e l'affermarsi della rivoluzione copernicana, il teodolite consentì la rappresentazione del geoide terrestre, fondando la sua autorevolezza sulla posizione esatta di alcuni punti del territorio conseguita con minuziosi rilevamenti topografici.
Nella seconda metà del XVIII secolo furono condotte delle operazioni geodetiche anche nel Regno di Napoli e, al fine di piazzare le colonnine geodetiche utili ai rilievi del caso lungo una perfetta linea latitudinale nord-sud, la scelta cadde sulle località di Chieti e Capracotta, che riposano su di un asse di simile latitudine con uno scarto altimetrico di 1.090 metri. Il 15 ottobre 1786, infatti, dal bastione settentrionale del monastero dei frati cappuccini di Chieti, con un angolo di 11°19'36'', fu possibile «osservare il passaggio del centro del sole sulla verticale di un segnale posto sulla torre di Capracotta» a 58 km. di distanza aerea, provando a tutto il Meridione che la Terra era effettivamente di forma sferica e che ruotava attorno alla sua stella.
Con una battuta si può arguire che se la Terra è tonda, lo dobbiamo anche alla geomisurazione avvenuta quasi due secoli e mezzo fa sulla sommità della torre campanaria di Capracotta, da cui si poteva guardare in linea retta cosa facevano i francescani teatini lontani 60 chilometri!
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
A. Coppola, Un contributo per la storia della tecnica cartografica: inquadramento geodetico per la Gran Carta del Regno di Napoli, in C. Clivio Marzoli, Imago et mensura mundi, vol. II, Ist. della Enciclopedia Italiana, Roma 1985;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;
C. Robotti, Chieti: città d'arte e di cultura, Ed. del Grifo, Lecce 1997.