Preso dalla smania di svelare ogni minimo dettaglio sulla vita e l'opera del presule capracottese Nunzio Baccari (1666-1738), presso la Biblioteca Apostolica Vaticana ho rinvenuto una lettera autografa anteriore al novembre 1710 inviata al card. Francesco Barberini (1662-1738) - nipote diretto di quel Carlo Barberini che fino al 1704 era stato prefetto della Sacra Congregazione de Propaganda Fide - a cui Baccari, non ancora vescovo, chiedeva l'intercessione al fine di essere nominato rettore del Collegio Urbano. La Propaganda Fide, istituita nel 1622, era il dicastero pontificio nel quale si concentrava la direzione e il governo dell'attività missionaria cattolica nel mondo. Appena cinque anni dopo questa venne affiancata dal Collegio Urbano, nato con lo scopo di «istruire e formare un clero missionario secolare originario delle terre da evangelizzare».
La lettera di presentazione inviata da Nunzio Baccari, nella quale prega il card. Barberini di farlo nominare rettore di quel collegio, è la seguente:
Nunzio Baccari della Diocesi di Triventi, che fù Conclavista dell'Eccellentissimo Sig. Cardinale Orsini nel Conclave, in cui fù creato Sommo Pontefice Innocenzo XII di santa memoria, e che successivamente servì il medesimo Sig. Cardinale in qualità di soprastante di [...] anche per le materie del Santo Uficio, ed indi di Vicario Generale in Benevento per la grazia di anni sette, essercitato nelle materie legali, e Canoniche per lungo tempo qui in Curia. Dottorato nella Sapienza nell'una, e nell'altra legge, ed in età di anni 44 supplica umilmente V. E. a degnarsi di promuoverlo alla carica di Rettore del Colleggio de Propaganda Fide.
Questa epistola fa nascere in me tre suggestioni: la prima è di carattere anagrafico, ossia lo stesso Nunzio Baccari ammette di avere 44 anni nella prima metà del 1710, il che collima con la mia ipotesi secondo cui egli nacque a Capracotta il 22 giugno 1666 (e non nel 1667); la seconda è di natura personale, cioè che egli, semplice sacerdote triventino, dimostrò sin da subito di nutrire una grande ambizione a voler scalare le gerarchie ecclesiastiche (il 14 marzo 1718 verrà nominato vescovo di Bojano), frustrando un poco l'idea di umile sant'uomo che mi ero fatto di lui; la terza è di carattere formativo, e mi riferisco al suo addottoramento presso la Sapienza di Roma, una delle più antiche università del mondo.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
F. Cirelli, Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, Nobile, Napoli 1856;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016;
S. Miranda, The Cardinals of the Holy Roman Church, Florida International University, Miami 2002;
G. Moroni Romano, Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica da san Pietro sino ai nostri giorni, vol. XCIX, Tip. Emiliana, Venezia 1860;
G. Pizzorusso, I satelliti di Propaganda Fide: il Collegio Urbano e la Tipografia Poliglotta, in «Mélanges de l'École française de Rome», CXVI:2, Roma 2004.