Il 22 agosto con la corsa delle 2:12 p.m. il Comm. Nicola Falconi, proveniente da Napoli, fu di passaggo per questa stazione ferroviaria diretto a Capracotta.
Un largo stuolo di amici, che sapevano del suo arivo, furono a salutarlo alla stazione per confermare ancora una volta all'illustre uomo la loro simpatia. Anche il Cav. Veneziale, venuto appositamente da Longano, volle andare a salutarlo.
Il Comm. Falconi però era troppo commosso, perché chiamato telegraficamente in famiglia per la sorella malata.
I presentimenti non tradiscono!
Un'ora dopo il suo arrivo, potuto appena darle l'ultimo bacio, la diletta sorella spirava in grembo a Dio.
Anche noi commossi a tanta sventura, mandiamo all'illustre Comm. Falconi ed al nipote Avv. Leonardo Falconi, figlio dell'estinta, le proteste più sincere del cuore, per la perdita della sorella e madre rispettiva Sig.a Concettina Falconi, associandoci al loro lutto di famiglia.
Domenico Barbato
Fonte: D. Barbato, Pel Comm. Falconi, in «Il Battagliere Indipendente», VII:15, Isernia, 1° settembre 1898.