Nel giorno del primo scrutinio segreto per l'elezione del 13° presidente della Repubblica Italiana vorrei fare una brevissima panoramica sui capi di Stato che hanno finora visitato Capracotta: Giovanni Leone (1908-2001) e Giorgio Napolitano.
Poco più di vent'anni fa moriva Giovanni Leone, giurista di chiara fama, deputato democristiano, senatore ed ex presidente della Repubblica. Personaggio divisivo, del quale è ancor oggi difficile fornire un'interpretazione corretta e definitiva, Leone fu il solo presidente a sciogliere il Parlamento e si dimise dal suo incarico 6 mesi prima del termine naturale, a causa di una montante campagna mediatica che lo voleva implicato nello scandalo delle tangenti sugli aerei militari Lockheed, accuse che non furono mai provate in sede giudiziaria. Dopo l'esperienza presidenziale Giovanni Leone venne almeno un paio di volte a Capracotta, ospite dell'Hotel Vittoria, e in molti ricordano quest'uomo docile ed imperscrutabile, un senatore a vita sotto il sole dell'agosto capracottese.
Giorgio Napolitano, invece, lo conoscono anche i più giovani perché è stato il predecessore di Sergio Mattarella. Deputato comunista, ex ministro dell'Interno e oggi senatore a vita, Napolitano è stato il primo presidente della Repubblica Italiana ad essere eletto per un secondo mandato, allorquando, il 22 aprile 2013, dinanzi ad una crisi politica ed economica di portata storica, dimostrando un grande senso delle istituzioni, riuscì a tenere stretti attorno al suo nome gli schieramenti politici.
Napolitano fu in visita a Capracotta nell'ottobre del 1993, quand'era presidente della Camera dei Deputati. Giunto ad Isernia in visita istituzionale per celebrare i 50 anni della Resistenza, il Presidente si ritrovò presto a rispondere alle domande circa lo scandalo sui fondi neri del SISDe. Nonostante ciò, fu «particolarmente toccante la visita al cippo che ricorda Giaime Pintor a Castelnuovo al Volturno» e, nel pomeriggio, giunse anche a Capracotta, dove fu ricevuto dal sindaco Ciro Mendozzi e dal consiglio comunale. Nella biblioteca comunale Napolitano «ha tenuto una commemorazione pubblica dei fatti del '43», prima di ripartire alla volta di Fornelli, ultima tappa del suo viaggio in Molise.
Non ero ancora nato quando Giovanni Leone veniva in vacanza a Capracotta ed ero un bambino quando Giorgio Napolitano giunse a farci visita. Tuttavia compresi l'importanza del momento storico - la mafia aveva dichiarato guerra allo Stato - quando vidi l'immane codazzo di auto blu sfilare sulla Montesangrina all'altezza delle Fonticelle.
Francesco Mendozzi
Bibliografia di riferimento:
R. Arena, Trattativa Stato-mafia: le cinque cose da sapere, in «La Stampa», Torino, 25 settembre 2014;
G. Mancinone, Napolitano: Bisogna reagire alle insinuazioni, in «L'Unità», LXX:255, Roma, 31 ottobre 1993;
F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. II, Youcanprint, Tricase 2017.