Il 16 dicembre 1943 il Primo Raggruppamento Motorizzato Italiano, di cui ne ero il Cappellano Militare, in concorso con la fanteria statunitense, aveva conquistato il Monte Lungo sulla strada per Cassino, e si era attestato a difenderlo da una controffensiva nemica.
Saputo del buon risultato ottenuto sul campo di battaglia da un reparto militare italiano Sua Altezza Umberto di Savoia, che era nei paraggi, volle complimentarsi con loro e lo fece salendo sulla collina accompagnato da un Generale suo aiutante di campo. Intanto si era fatto buio e l'eco delle cannonate arrivava sino a noi.
Sua Altezza preferì pernottare nell'Ospedale da Campo allestito ai piedi della collina in una tenda dove alloggiavamo io ed il Maggiore Medico Comandante dell'Ospedale da campo, divisa all'interno da un telo che teneva separate alla vista le due brande. Trasferii la mia branda accanto a quella del Maggiore e feci sistemare altre due brande con i relativi pagliericci in quella parte della tenda sulle quali presero posto il Principe ed il suo aiutante.
Durante la notte io ed il Maggiore fummo svegliati da una sonorosissima scorreggia proveniente dall'altra parte della tenda che fece più rumore delle cannonate sparate nelle vicinanze.
La mattina seguente Sua Altezza e il Generale si accomiatarono da noi dopo averci ringraziato per l'ospitalità e se ne andarono, ma né io e né il Maggiore sapemmo mai se quella notte, quella sonorosissima scorreggia fuoruscì da un culo generalizio oppure da un culo principesco, reale ed imperiale.
Costantino Carnevale
Fonte: E. Benvenuto, Il barbiere Mast'Attilio, Foggia 1999.