Maschere... maschere siete!
Buttate i sinistri mantelli
e spogliatevi dei falsi lustrini,
di quel patto allo Stato
che crocifisse per sempre,
alla croce di un carcere,
la mano d'un uomo affamato
e quella che, non per sua colpa,
s'armò di frustrata violenza.
Gettate cordoni d'oro e d'argento
penzolanti dal braccio
diseguale della legge,
sedete (nudi sulla panca)
dietro fredde sbarre innalzate
da un popolo di braccia
imploranti Giustizia.
Ecco...
goffi pinguini,
disadorni dalla tracotanza del potere,
impauriti e starnazzanti
in cerca di pietà.
Ecco...
un putrido pasto
già marcio per famelici jene.
Dov'eravate, voi, col vostro giuramento
allorché, prima, il ladro
reclamava la sua giusta mercede?
Dov'eravate, voi, col vostro giuramento,
quando la mano
non ancora folle di vendetta,
fermata da un'ultima speranza,
picchiò alle vostre menti
e ai vostri cuori?
Essi vi chiamarono,
noi tutti vi chiamano e
rammentammo il vostro giuramento
ma voi... voi non c'eravate!
Ugo D'Onofrio