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Quelle Madonne sotto il baldacchino


Madonna di Loreto
La Madonna di Loreto negli anni '40.

In alcune fotografie d'epoca è possibile vedere la nostra Madonna di Loreto che procede sotto il baldacchino. Ma siamo sicuri che le immagini dei santi si possano portare in processione sotto il baldacchino? La risposta ufficiale è no: non è permesso.

Con un decreto del 22 agosto 1744 ed uno dell'11 aprile 1840, la Congregazione dei Riti decise che si potevano portare in processione sotto il baldacchino soltanto il Venerabile, il legno della Croce e gli altri strumenti della passione di Cristo. Non era dunque permesso fare il medesimo onore alle reliquie dei santi, alle loro immagini, e neppure a quella della Vergine, perché, qualunque fosse stata la Sua dignità e grandezza, la Madonna era pur sempre una creatura in carne e ossa, e perciò non la si doveva onorare al pari di Gesù Cristo e dei sacri oggetti che direttamente ad Egli si riferivano.

La Sacra Congregazione dei Riti è un istituto fondato nel 1588 da papa Sisto V col nome di Congregatio pro Sacris Ritibus et Cæremoniis. Questa si è a lungo occupata della canonizzazione e del culto dei santi, nonché dell'organizzazione delle cerimonie pontificie; tuttavia in molti ambiti ha ceduto le proprie funzioni ad altri istituti, ed oggi appare divisa in due congregazioni autonome, una per le cause dei santi e l'altra per il culto divino.

Il decreto dell'11 aprile 1840 che ho menzionato riguardava proprio Capracotta e la sua Congrega della Madonna del Monte Carmelo, dacché questa aveva chiesto alla Sacra Congregazione dei Riti la possibilità di far sfilare la Beata Vergine Maria del Carmine sotto l'agognato baldacchino. Il sinodo ordinario, riunitosi in Vaticano, rispose che, nonostante la statua si riferisse alla Madonna, per cui andava sì osservato il decreto generale che proibiva l'apposizione di immagini sacre al di sotto del baldacchino tuttavia lo permetteva per «speciali gratia»:

Quum hodiernus Prior Congregationis Beatæ Mariæ Virginis de Monte Carmelo loci Capracotta Dioecesis Triventin. Sacrorum Rituum Congregationem instanter rogarit, ut, non obstante Generali Decreto prohibente deferri sub Baldachino Sanctorum Imagines, id permitteret de speciali gratia eidem Congregationi quoad Simulacrum Beatæ Mariæ eodem sub titulo; Sacra eadem Congregatio in Ordinario Coetu ad Vaticanum subsignata die coadunata, rescribendum censuit: Servetur Generale Decretum.

Fatto sta che nei secoli la norma canonica - tanto a Capracotta quanto nell'intero Meridione - non è stata seguita alla lettera e le immagini sacre coperte e svelate nel giorno di festa, o portate direttamente in processione sotto il baldacchino, sono molto più di un'eccezione che conferma la regola. La religiosità del popolo è spesso più pervicace di quella codificata dal clero.


Francesco Mendozzi

 

Bibliografia di riferimento:

  • A. Gardellini, Decreta authentica Congregationis Sacrorum Rituum, libro VII, Bourlié, Roma 1826;

  • A. Guillois, Spiegazione storica, dogmatica, morale, liturgica e canonica del Catechismo, vol. II, Guasti, Prato 1865;

  • F. Mendozzi, Guida alla letteratura capracottese, vol. I, Youcanprint, Tricase 2016.

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